martedì 21 luglio 2020

Recensione "La quattordicesima lettera" di Claire Evans

Buon pomeriggio lettori. Oggi vi parlo di un romanzo di un genere letterario che mi piace molto, ma che leggo poco per non so quale motivo. Si tratta dell'ultimo giallo pubblicato dalla Neri Pozza che ringrazio per la copia e che ho letto per un tour insieme a Valeria e Francesca: La Quattordicesima Lettera di Claire Evans.

Titolo:  La Quattordicesima Lettera 
Autrice:  Claire Evans
Casa Editrice: Neri Pozza
Genere: Mystery, Giallo Storico
Pagine: 448
Prezzo: 18,00
TRAMA
È una mite sera di giugno del 1881, la sera della festa di fidanzamento di Phoebe Stanbury. Mano nella mano di Benjamin Raycraft, il fidanzato appartenente a una delle famiglie più in vista della Londra vittoriana, Phoebe accoglie gli invitati con un sorriso raggiante di gioia. È il suo momento, l'istante che suggella la sua appartenenza alla buona società londinese. Un istante destinato a durare poco. Dalla folla accalcata attorno alla coppia si stacca una sinistra figura, un uomo nudo, sporco di fango e col torace coperto da una griglia di tatuaggi, come un fiore gigante. L'uomo solleva il braccio verso Benjamin, facendo balenare la lama stretta nella mano: «Ho promesso che ti avrei salvato» dice, prima di avventarsi sull'ignara Phoebe e tagliarle la gola con un rapido gesto. La mattina seguente, a pochi chilometri di distanza, William Lamb, ventitré anni e l'ambizione di diventare socio dell'avvocato Bridge una volta completato il praticantato, fa visita a un cliente molto particolare, Ambrose Habborlain, sino a quel momento seguito esclusivamente da Bridge. Si ritrova al cospetto di un uomo dai capelli canuti e dallo sguardo smarrito che, in preda alla paura, gli consegna un misterioso messaggio: «Dite a Bridge che il Cercatore sa».Tornato allo studio, William spera di avere da Bridge delucidazioni sull'oscuro comportamento di Habborlain. Ma, contro ogni aspettativa, l'anziano avvocato viene colto anche lui dal terrore. Con affanno apre l'ultimo cassetto della scrivania, estrae un piccolo cofanetto in legno sul cui coperchio sono intagliati sette cerchi all'interno di un ottavo, a formare un grande fiore, e lo affida a William con la raccomandazione di tenerlo al sicuro e non farne parola con nessuno. Tra rocambolesche fughe, una misteriosa setta disposta a tutto pur di realizzare i propri scopi e un terribile segreto che affonda le sue radici in un lontano passato, William vivrà giorni turbolenti in una Londra vittoriana che, come un gigantesco labirinto di misteri, custodisce antiche leggende e oscure macchinazioni, saperi secolari e nuovi pericolosi intrighi.

RECENSIONE

Ho sempre avuto un debole per i film e i romanzi ambientati nella Londra dell'Ottocento e se ci aggiungiamo un tocco di mistero alla trama, non riesco a dire di no. Ecco il motivo per cui appena ho scoperto questa uscita sapevo che doveva essere mia, sopratutto considerato che è davvero tanto che non leggo un giallo e avevo proprio voglia di una lettura del genere. Nonostante abbia sentito un paio di pareri negativi, io sono rimasta molto soddisfatta da questa pubblicazione. Ho amato alla follia questo romanzo e l'ho trovato davvero interessante, avvincente e curato nei minimi dettagli. L'autrice, come dimostra anche la nota a fine libro nella quale spiega come per alcuni versi si sia ispirata per i suoi personaggi a figure del passato esistenti, ha fatto molta attenzione al contesto storico-politico e a quello sociale, rappresentando i costumi e i pregiudizi della società del tempo, ma non meno importante è stato il suo focus sulle scoperte scientifiche che iniziavano a prendere piede in quel momento, anzi proprio queste sono particolarmente importanti nella trama del libro. 



E' un testo molto avventuroso e dallo stile un po' cinematografico, cosa che mi è piaciuta molto perché spinge il lettore a continuare a leggere senza fermarsi, pronto a decifrare gli indizi passo passo, a rimanere sconvolto insieme ai protagonisti di fronte la realtà nascosta sotto la facciata di perfezione. Forse poteva essere leggermente più originale in alcune rivelazioni, ma secondo me è un testo che merita molto. Nonostante una leggere lentezza iniziale, la lettura scorre con un buon ritmo e non ci sono punti morti o scene di troppo, anzi ogni momento narrato ha una sua precisa funzione all'interno della storia e permette al lettore di immedesimarsi nella situazione di caos e paura dei personaggi. Il protagonista è William Lamb, un ragazzo davvero comune, con un vita fin troppo tranquilla e che fa praticante avvocato. Un giorno si reca dal cliente principale del suo studio che nessuno conosce e si ritrova coinvolto in una vicenda assurda. L'uomo gli lascia degli indizi strani e un messaggio criptico per il suo capo, il quale appena lo sente gli dona una misteriosa scatola e si suicida di fronte al ragazzo. La sua storia si unirà a quella di Savannah, una criminale americana, pelle scura e una cicatrice sul volto, senza scrupoli, ma in realtà con molto più coraggio e valore di tanti altri uomini e naturalmente con le indagini di Harry, uno scrupoloso poliziotto che stava indagando sullo strano omicidio di una ragazza promessa sposa all'erede di una ricca famiglia inglese.

Il romanzo è narrato in terza persona, ma attraverso l'uso di più punti di vista, ognuno ben caratterizzato e distinguibile, in modo tale da non creare confusione nella mente del lettore. Nella prima parte del libro conosciamo singolarmente le varie persone che si troveranno coinvolti, ma più andiamo avanti più i vari fili rossi convergono; ogni personaggio è spettatore di un qualche evento fuori dal comune e che non si sa spiegare a cause della sua visione parziale, ma proprio quando, anche senza volerlo, si ritrovano al centro di una vicenda più grande di loro, metteranno insieme le forze per scoprire la verità e svelare le atrocità compiuta da una sorta di setta. Ci avventureremo per gli angoli più bui di Londra, quelli della criminalità senza scrupoli, ma scopriremo allo stesso tempo anche gli ambienti sfarzosi dell'alta società, persone di spicco a livello internazionale che in qualche modo sono collegati a queste strane morti.

Misteriosi indizi e frasi in greco, quadri di personaggi del passato, scoperte scientifiche eticamente dubbie, segreti, bugie e fughe continue per una vicenda dai toni noir e gotici, con un pizzico di creepy e momenti sanguinosi. Vengono trattate numerose tematiche, anche piuttosto forti, di cui però non voglio accennarvi più di tanto perché vi rovinerei la sorpresa e in un giallo questa cosa non si può fare. Non vi dico altro, se non leggete questo romanzo.

VOTO 

1 commento:

  1. Ho preso appena ho letto la trama (anche la bella copertina ha contributito)! Spero di poterlo iniziare presto.

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