giovedì 27 giugno 2019

RECENSIONE "SEX, NOT LOVE" di Vi Keeland

Buongiorno lettori e ben tornati. In questo mese di Giugno come avrete notato mi sono buttata ancora di più nella lettura di Romance, motivo per cui non potevo non recuperare Sex, not Love di Vi Keeland, una delle nuove uscite Sperling & Kupfer, che ringrazio tantissimo per avermi inviato una copia del romanzo. Inutile dire che l'ho adorato.

Titolo: Sex, not Love
Autrice: Vi Keeland
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Contemporary Romance, Rom com
Pagine: 295
Prezzo: 12,90

TRAMA
Hunter e Natalia si incontrano al matrimonio di amici comuni. Tra un lancio del bouquet, un brindisi e un ballo, l'attrazione è immediata. Dopo una serata divertente e un paio di baci mozzafiato, i due si salutano: Natalia torna a New York, mentre Hunter rimane in California. Di lei, gli resta tra le mani un numero di telefono... sbagliato. Quasi un anno dopo, i due si rincontrano in occasione della nascita della prima figlia dei loro amici e la chimica tra loro è immutata. Questa volta, però, Natalia, ancora determinata a tenere le distanze, rispedisce Hunter a casa con il numero di telefono... della madre, non immaginando neanche lontanamente che lui possa volare fino a New York e presentarsi a casa dei suoi per la cena di famiglia della domenica. Così, quando il lavoro di Hunter lo porta nella Grande Mela per alcune settimane, perché non lasciarsi finalmente travolgere dalla passione? In fondo è solo sesso, non amore. Almeno per ora...

RECENSIONE

Indovinate chi ha trovato una nuova autrice con cui è entrata in fissa e ora vuole recuperare tutti i suoi libri? Si, proprio la vostra blogger in questione. Ed ora vi starete chiedendo: "ma come ? Beatrice che in questi mesi sta leggendo così tanti Romance, non aveva ancora mai letto nulla di Vi Keeland?" Ebbene lo ammetto, per qualche strano motivo non ero ancora riuscita a recuperare nulla di questa scrittrice, nonostante ne avessi sentito parlare davvero benissimo e le trame che avevo letto sembravano fare a caso mio, come al solito ho rimandato parecchio, ma finalmente sono entrate nel team e inutile dire che ho amato il suo stile, che mi ricorda a tratti quello della Armentrout, scrittrice che sapete io adoro. 

Sex, not love è una lettura perfetta per questo periodo, sopratutto se avete un blocco oppure cercate un romanzo rosa che non vi deludi e non cada nel banale: se la trama iniziale sembra essere quella vista e rivista dalle amanti del genere (il cliché del matrimonio e dei due testimoni è un must), non dovete lasciarvi ingannare poiché non mancheranno vari colpi di scena. Dopo averlo divorato in poco più che una giornata, non  posso fare a meno che  consigliarlo perché è un romanzo semplice, ma allo stesso tempo profondo, pieno di scene divertenti e passionali come le migliori rom com, ma anche con tanti tratti difficili e  profondi come la vita. Lo stile di scrittura è fantastico, scorrevole e arguto al punto giusto; l'autrice non perde mai il ritmo e incalza il lettore a continuare senza volersi staccarsi dalle pagine, grazie sopratutto alla sua capacità di trasmettere una vasta gamma di emozioni, molte di più di quelle che uno si può aspettare a inizio dell'opera. Fin dalle prime righe veniamo catturati a pieno nella storia che si presenta come una classica commedia romantica dai toni frizzanti, con una coppia che promette un passionale slow-burn fatto sia di momenti divertenti sia di quelli emotivamente più difficili e sofferti, dal momento che i due protagonisti hanno entrambi un passato ingombrante alle spalle che influenza molto le loro decisioni, sopratutto quelle sentimentali.  Un altro punto a favore dell'autrice è il fatto che con concentra tutta la vicenda unicamente attorno a Natalia e Hunter, bensì caratterizza a pieno anche vari personaggi secondari, dando loro un buon margine di azione nella vita dei due , senza relegarli solo a comparse passeggere sullo sfondo. 

Per quanto riguarda la trama, sapete che preferisco dirvi poco e nulla, sopratutto in questo caso poiché le cose essenziali le trovate già inserite all'inizio e qualche informazione in più vi toglierebbe solo la sorpresa, perciò vi parlo direttamente dei due fantastici e scoppiettanti protagonisti di questa ship. Natalia è una grande protagonista femminile, è una donna forte che si sta dando da fare per riprendere in mano la situazione dopo che il suo mondo è crollato a causa della truffa messa in atto dal marito, ora in carcere, e oltre a mandare avanti la sua carriera, si deve occupare della figliastra adolescente che è ora sotto la sua tutela. Vorrebbe lasciarsi andare, ma senza mettere di nuovo in gioco il cuore, ora che è fragile e ha perso la fiducia in tutto. Hunter è un ricco costruttore; è bello, è sexy ed è arrogante, ma allo stesso tempo sa essere una brava persona, dietro tutte le battutine. Non si lega molto a nulla, perché ha un grosso peso sulle spalle e non vuole condividerlo. I due si incontrano al matrimonio dei rispettici migliori amici e le scintille partono fin da subito: Hunter non ci pensa due volte a flirtare con lei, ma la ragazza, nonostante i suoi piani, cerca di evitarlo, consapevole che la chimica tra di loro è fantastica, ma anche molto pericolosa per due testardi come loro. Non si lascia mettere i piedi in testa e nonostante gli evidenti segni di attrazione, il mattino dopo i festeggiamenti ormai molto confusi e qualche piccolo intoppo nei piani, riesce a salvarsi dalla fatale attrazione, lasciando al bel testimone un numero sbagliato. 

Quanto ormai pensava fosse acqua passata, eccoli un anno dopo alla nascita della figlia dei loro amici a dover affrontare gli stessi problemi, lui che cerca di conquistarla e lei che non vorrebbe cedere. Ancora una volta Nat sembra trovare una via di fuga, almeno finché Hunter non invade letteralmente il suo mondo e la sua città, ritrovandoselo a cena a casa della madre. I due iniziano a diventare amici, ma, trascorrendo sempre più tempo insieme riescono a conoscersi meglio e la loro forza di volontà non può resistere allungo, quando capiscono che è qualcosa di più di una semplice attrazione.

Il lettore si trova a vivere piano piano il loro lento percorso di avvicinamento emotivo seguendo il Pov di Nat e in alcuni casi anche quello di Hunter, anche se questo si concentra per lo più in flashback essenziali per comprendere questo bellissimo personaggio che vi farà innamorare. Non vi resta che andare subito a recuperare questo volume.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.5

martedì 25 giugno 2019

RECENSIONE "LA FATTORIA DEGLI ANIMALI- GRAPHIC NOVEL"

Buongiorno lettori e ben trovati. Oggi vi parlo di qualcosa di diverso, ossia di un Graphic Novel, genere a cui mi sono avvicinata proprio in questi mesi e di cui per ora ho letto pochi, ma buoni esempi. Il testo fresco di uscita e che ho letto due giorni fa è quello ispirato a La Fattoria degli Animali, celebre opera di George Orwell. Ringrazio davvero molto la Oscar Vault per aver inviato una copia, ma sopratutto per aver deciso di pubblicare tante uscite interessanti.

Titolo: La Fattoria degli Animali- graphic novel
Autori: George Orwell / Odyr
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Genere: Graphic novel/ classico
Pagine: 172
Prezzo: 20,00

TRAMA
Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con l'astuzia, la cupidigia e l'egoismo che li contraddistinguono si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. L'acuta satira orwelliana verso il totalitarismo è unita in questo graphic novel alla felicità di tratto e all'inventiva grafica di Odyr, capace di dare nuova vita a uno dei romanzi più celebri e significativi del Novecento.

RECENSIONE
"Quattro zampe buono, due zampe cattivo"

 Al liceo ho letto un numero abbastanza grande di classici e La Fattoria degli Animali rientrava proprio in questo elenco. Lo lessi addirittura in lingua originale e mi era piaciuto molto, anche se l'ho potuto comprendere veramente solo dopo aver studiato l'opera, il suo autore e i significati nascosti. Il romanzo si presenta, infatti, sotto forma di una sorta di favola in cui i protagonisti sono gli animali di una fattoria inglese che un giorno, stanchi di essere sfruttati dall'uomo e grazie anche ai saggi consigli del più anziano (e ormai alla fine della sua vita) dei maiale, prendono in mano la situazione e si ribellano, riuscendo ad ottenere il totale controllo dalla fattoria. Gli animali creano una sorta di società proprio come gli uomini, ma a differenza dei loro padroni sono guidati da migliori ideali, primo fra tutti quello di uguaglianza. 

Nella fattoria si crea un clima felice dove ognuno svolge una mansione e si impegna con piacere nell'ottenere il risultato migliore. In particolar modo i maiali, essendo i più intelligenti, assumono il compito di guida del territori e iniziano anche a studiare, imparando a leggere e scrivere ed ottenendo nozioni in vari settori. Questo luogo diventa il simbolo di un nuovo mondo, ma presto la situazione inizia a cambiare e a degenerare finché il desiderio di potere,  la crudeltà e lo sfruttamento non si mostreranno dietro la maschera di ipocrisia. Questo romanzo rappresenta un testo allegorico con il quale Orwell rappresentava gli eventi della Rivoluzione Russa e mostra la sua critica al ruolo assunto da Stalin nell'Unione Sovietica, creando una corrispondenza tra gli atteggiamenti dei protagonisti della favola e quelli di alcuni personaggi storici. 

Ho trovato il Graphic Novel fatto molto bene e nonostante sia molto breve, riesce a rendere tutto il contenuto del romanzo. L'edizione realizzata dalla Mondadori è come sempre impeccabile e curatissima nei dettagli. Il suo essere minimal lo rende secondo me ancora più idoneo e coerente all'idea originale di Orwell, quella di far passare La fattoria degli animali quasi come un testo per bambini. A differenza delle altre opere di questo tipo che ho letto, lo stile delle tavole è molto differente: più che un fumetto sembrano delle piccole cartoline dai colori non accessi, anzi pastello e sfumati tra loro. Da uno sfondo bianco emergono a poco a poco paesaggi, animali, piccole scritte di contesto e di narrazione, disegni leggeri ma capaci di caricarsi di grandi significati, colori che hanno uno stile ad acquarello e figure senza un vero proprio contorno definito. La tecnica usata è una scelta molto particolare che accentua questo alone di fiabesco del romanzo. 
Sono rimasta super soddisfatta da questo Graphic Novel e vi consiglio assolutamente di recuperarlo perché è un gioiellino da collezione per tutti gli amanti dei classici e non solo. 

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.5

lunedì 24 giugno 2019

RECENSIONE "IL GIORNO GIUSTO PER INCONTRARTI"

Buongiorno miei cari lettori del blog! Spero siate pronti perché oggi vi parlo di un libro che ho letteralmente   A d o r a t o.  Di cosa sto parlando? Ma ovviamente di una delle mie ultime letture, Il Giorno Giusto per Incontrarti di Arianna Di Luna e pubblicato dalla Cigno Edizioni che ringrazio tantissimo per avermi contatto e inviato il libro in anteprima. Mi sono dovuta prendere qualche giorno per metabolizzare perché era un sacco di tempo che un libro non mi trascinava così tanto e non riuscivo a parlarvene al meglio.

Titolo: Il Giorno Giusto per Incontrarti
Autrice: Arianna Di Luna
Casa Editrice: Cigno Edizioni
Collana: Rosa Cipria
Genere: Romance New Adult
Prezzo: 14,90

TRAMA
Non è facile essere perfetti. 
Ci vuole costanza, sacrificio e una buona dose di sangue freddo per sopportare il fatto di essere sempre al centro dell’attenzione, nel bene e nel male. Ne sa qualcosa Evan McAllister, detto Mac, Capitano della squadra di football e star indiscussa del Jensen Johnson, il college più esclusivo della Ivy League. 
Ne sa qualcosa anche Rachel Sheridan, studentessa modello che pensa solo ai libri e rifugge come la peste tutte le occasioni di vita sociale nel campus. Mac e Rachel sono diversi come il giorno e la notte, e si odiano profondamente: concorrono entrambi per vincere il premio come miglior studente dell’anno, e sono pronti a farsi una guerra spietata, senza esclusione di colpi bassi. Ma la perfezione non esiste, e nessuno è immune dai segreti.
Nessuno sa che Rachel, dietro l’apparenza gelida e distaccata, darebbe qualunque cosa per avere qualcuno che la capisca, e tiene un diario in cui confida tutta la sua solitudine. Un diario da cui un giorno una pagina si stacca, finendo nelle mani sbagliate, le mani di Mac.
Mac non sa chi sia l’autrice di quel biglietto, ma da ciò che scrive gli sembra sperduta e dannatamente fragile. E, proprio come lui, piena di segreti ombrosi da non poter rivelare a nessuno. 
Mac ha la sensazione che quella misteriosa sconosciuta abbia molte cose in comune con lui. E pensa che, in fondo, rispondere alla sua lettera non porterà nulla di male… 

RECENSIONE
"Conosco il modo in cui si esprime anche quando non parla. 
E mi accorgo di una cosa terribile. 
Mi mancava. Mi mancava litigare con lui."

Che dirvi, sono passati dei giorni e io ho ancora gli occhi a cuoricino. Come sapete, non sono una lettrice dai gusti così difficili, non sono pignola e sorvolo sui cliché, anzi spesso mi piace proprio leggere storie che seguono uno stesso prototipo, sopratutto nei romanzi rosa; questo fa sì che raramente rimanga delusa da un libro perché ogni volta cerco di scegliere qualcosa che so già che possa piacermi senza farmi però allo stesso tempo delle aspettative troppo alte. In tutto ciò però era tanto tempo che non trovavo uno di quei romanzi con la maiuscola, quel tipo di storia come piaceva a me, capace di ipnotizzarmi e catturarmi così tanto da non volermi più staccare dalle pagine. Ecco, questo mi è successo con Il giorno giusto per incontrarti. Nel pieno della sessione di esami dell'università, una volta iniziata qualche pagina del libro di Arianna, non riuscivo più a togliermelo dalla testa. Altro che studio, altro che uscire o vedere un film, mi sono buttata a capofitto nella lettura e in qualche ora l'avevo già quasi terminato. Ho dovuto stoppare solo perché era ormai notte e dovevo andare a dormire altrimenti non mi sarei retta in piedi il giorno seguente.

"Siamo vittime di una serie di stupide coincidenze, incastri imperfetti, equivoci che sembrano irrisolvibili . Sei la mia storia giusta, nel momento sbagliato."

Le vicende e il contesto di cui ci parla l'autrice non sono certo così innovative, perché lo sapete, sopratutto per quanto riguarda i romance, le basi sono spesso simili, tuttavia, ciò non danneggia affatto l'opera, anzi dimostra ancora di più la bravura dalla scrittrice nel saper prendere i cliché e dargli un tocco unico. Inoltre il plot scelto era davvero interessante e divertente, sullo stile di una commedia romantica degli anni 2000, uno di quei film per ragazze che ridanno spesso in tv e si rifinisce per rivedere in continuazione perché ogni volta lo si adora maggiormente. Insomma già solo dalla trama andava a colpire i miei punti deboli: se vi dico che si tratta di haters-to-lovers romance,  un New Adult che si svolge al college con protagonisti una pseudo coppia di acerrimi rivali per una borsa di studio, lui quaterback ricco e un po' sbruffone e lei capo cheerleder considerata da tutti troppo perfettina e fredda, ma i due finiscono per far cadere le loro maschere e scoprirsi perfetti l'uno per l'altra ? Vi ho conquistato già vero? Lo immaginavo.

Questo è uno di quei testi che non vanno assaporati piano piano, anzi l'opposto: bisogna comprarli immediatamente, aprirli seduta stante e divorarli in una sola giornata perché vi farà innamorare di tutto. Lo stile di scrittura è super scorrevole, frizzante e coinvolgente; grazie anche all'uso di punti di vista alternati dei due protagonisti, riusciamo a cogliere ogni loro sfaccettatura, vedendo la differenza tra le loro azioni, le maschere costruite per controllare ciò che pensano gli altri e le loro debolezze, i versi sentimenti che provano. 

Il romanzo conquista non solo per lo sviluppo che prende la narrazione, il racconto dei battibecchi tra i due protagonisti e la loro battaglia, ma colpisce ancora di più il cambio di prospettiva che abbiamo nei loro confronti. Rachel, che con il suo atteggiamento iniziale poteva sembrare il classico stereotipo di brava ragazza ma con quell'aria di superiorità che le creava varie inimicizie, andando avanti nella storia si dimostra in tutta la sua fragilità; riusciamo a comprendere le sue scelte, la sua necessità di dover eccellere per poter studiare in quel costoso college e ripagare i sacrifici della sua famiglia, il voler tenere tutti lontano, il suo bisogno di trovare qualcuno di cui potersi fidare e con cui trovare finalmente la sicurezza. 

Allo stesso tempo ci ricrediamo anche su Mac, o Evan, il tipico belloccio sportivo pieno di conquiste, così ricco e pieno di sè da voler essere primo in tutto, ma che nella realtà nasconde una grandissima intelligenza e un animo buono e ferito da un episodio del passato.  I due si odiano a vicenda, sono due stili di vita opposti ma allo stesso tempo così simili e complementari. Il loro scontro si accentua ancora di più quando si trovano a volere entrambi la stessa cosa. Tuttavia, il confine tra odio e amore è così sfocato, che senza accorgersene iniziano a provare sempre più attrazione. Poi però succede una cosa ancora più assurda, in contemporanea a questi strani pensieri che hanno uno verso l'altro, entrambi incontrano un'altra persona capace di far loro battere il cuore. 

Se non fosse che in realtà le coppie coincidono: il quaterback altri non è che lo stesso ragazzo del ciligio, quello che per caso aveva trovato un foglio del quaderno di Rachel, in cui si sfogava con un amico immaginario. I due inizieranno a scambiarsi delle lettere sotto un ciliegio isolato sulla collina. Il gioco iniziato per caso diventa un appuntamento fisso; nessuno dei due sa chi è l'altro che risponde ai messaggi, ma piano piano iniziano ad aprirsi, a raccontare le loro paure, a svelarsi senza filtri. Rachel e Evan si ritrovano così a innamorarsi, ma sono sempre più confusi e ci vorranno tante scelte per ammettere la verità.

Non vi dico altro, anzi lo so vi ho raccontato anche troppo, ma ho adorato tutto, sopratutto la SHIP è davvero fatta con i fiocchi. E' il primo libro che leggo di questa autrice, ma spero di recuperare altro perchè il mio giudizio è super positivo.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

sabato 22 giugno 2019

SEGNALAZIONE "SEADEVIL" di J.P.Khalee

Buongiorno lettori e buon sabato. Come iniziare meglio il weekend se non segnalandovi un bel libro fantasy dall'atmosfera marina e che quindi potrebbe essere un'ottima lettura per questo periodo? Il romanzo di cui sto parlando è SeaDevil di J.P.Khalee, ossia uno YA di fantascienza ma con anche tratti distopici, ambientato nel mondo sottomarino. Primo volume di una trilogia pubblicata dalla ce I.D.E.A. che leggerò molto presto e di cui non vedo l'ora di parlarvene meglio.

Titolo: SeaDevil
Autore: J.P.Khalee
Cada Editrice: Immagina Di Essere Altro (I.D.E.A.)
Genere: Fantascienza - Distopico
Prezzo:14,90

TRAMA
Anno 2260. I mari di tutto il mondo sono diventati velenosi per il genere umano. Con il progetto “Nuova Pangea”, il governo obbliga le persone che vivono in località costiere a trasferirsi nell’Entroterra. In una di queste cittadine, Stoneseed, abita Clay, un giovane innamorato del mare e da sempre in contrasto
con la visione del governo. A seguito di alcuni tragici eventi, lui e i suoi amici sceglieranno di cambiare vita, arruolandosi in un’organizzazione militare. Dalle loro azioni dipenderà il destino dei mari e dell’intero pianeta.

NOTIZIE
Un punto di forza di SeaDevil è la “normalità”, il vivere quotidiano, investito improvvisamente da “ondate”, notizie sconvolgenti, che potrebbero farti cambiare prospettiva sulle persone che ami ma invece, alla fine, hanno avuto come risultato un’unione emotiva ancor più grande. In SeaDevil scoprirete un mondo sotto al mare ma anche un ventaglio di sensazioni dentro di voi, non potrete fare a meno di lasciarvi coinvolgere dalle situazioni, divorando le pagine fino alla fine. J.P.Khalee ci propone una storia spigliata, nonostante l’esordio, e ben contestualizzata; una costruzione narrativa avvincente con colpi di scena ben piazzati e riproduzioni mentali vivide, supportato dal suo immenso amore per il cinema e le serie tv.

PERSONAGGI
I personaggi nel panorama di SeaDevil sono molto ristretti, troviamo una forte contestualizzazione e un forte focus sul gruppo principale e brevi scambi di visuale su alcuni elementi secondari.
Il nucleo principale e composto da ragazzi tra i 18 e 20 anni: Clay, giovane che può essere considerato il reale protagonista, colui che aiuta lo snodarsi della storia e dell’intreccio; Beth, sorella di Clay; Joe, ragazzo che insieme a Clay e Beth subisce un forte trauma emotivo iniziale; Eve, amica dei tre ed elemento fondamentale per lo sviluppo umano della storia. Troviamo poi Eri e Wes, due ragazzi che il gruppo conoscerà nel corso degli eventi e si avvicineranno a loro in modo definitivo, diventando quasi cooprotagonisti.

L'AUTORE
J.P.Khalee, classe ‘91, è nato in Sicilia ma vive e lavora a Milano nel campo della comunicazione. Da sempre è appassionato di fantasy, fantascienza e horror in tutte le loro forme, coniuga queste alla sua passione per il mare con SeaDevil, il suo romanzo d’esordio.





venerdì 21 giugno 2019

A CHAT WITH TRIS: Intervista a AYANTA BARILLI

Buongiorno lettori e ben ritrovati. Come sapete era da un po' che avevo intenzione di portare nuovi contenuti sul blog, prima tra tutti interviste ad alcuni autori e finalmente mi sono decisa a dare inizio a una nuova rubrica "A Chat With Tris". Il primo articolo che vi propongo è un'intervista a Ayanta Barilli, autrice italo-spagnola della nuovissima uscita "Un Mare Viola Scuro" che ho avuto l'onore di poter fare grazie alla proposta della gentile casa editrice DeaPlaneta. La ringrazio ancora una volta per questa possibilità e prima di passare all'intervista vera e propria vi lascio tutti i dati del romanzo.

Titolo: Un Mare Viola Scuro
Autrice: Ayanta Barilli
Casa Editrice: DeaPlaneta
Genere: Narrativa contemporanea/ biografia
Pagine: 396
Prezzo: 17,00
Uscita: 11 giugno 2019

TRAMA
Un bisnonno, Belzebù, dal nome improbabile e inquietante. E un luogo, Colorno, così carico di segreti e di orrore da non potersi evocare. Parte da qui, dagli ostinati silenzi e dalle invenzioni di una famiglia di saltimbanchi, bugiardi, scrittori, amazzoni e diavoli, il viaggio di Ayanta alla scoperta della sua verità. Tre donne: Elvira, Angela, Caterina. Un secolo di Storia: la nostra. E poi Padova, Parma, Roma, Tellaro, Madrid. Per riannodare il filo contorto e spezzato della memoria, Ayanta si addentra nel labirinto ora spaventoso, ora traboccante di luce delle proprie radici, fruga nei vecchi cassetti, separa le favole dalla realtà, le leggende dalle bugie. Sveglia fantasmi a lungo sopiti, forza le stanze chiuse dei ricordi, traccia i frastagliati contorni di un dramma famigliare ma non domestico - anzi, universale - lungo tre generazioni. Perché sono le donne a custodire la memoria, lacune e omissioni comprese, delle generazioni passate e presenti. E sono sempre loro, le donne, a mettere le mani in quei cassetti, a trasformare i detriti in storie che pretendono di essere ascoltate. Storie così vive da riguardarci tutti.

INTERVISTA
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Buongiorno. E' un piacere conoscerla e poterla intervistare per il mio blog. Da pochi giorni è uscito il Italia il suo romanzo, Un mare viola scuro, che è arrivato finalista al Premio Planeta in Spagna. Come sta vivendo questo grande traguardo e questo tour promozionale che la porta di nuovo in Italia, paese di cui è originaria, ma questa volta in una veste nuova quella della scrittrice ?

Buongiorno, altrettanto. IL Premio Planeta, sia il primo sia il secondo, quello da Finalista, ha una presenza mediatica pazzesca. E' un premio che apre molte porte e desiderato da tutti gli autori che scrivono in lingua spagnola, sia dalla Spagna che dal Sud America, quindi per me è veramente uno di quei desideri che si sono realizzati. Un'altro dei miei grandi desideri è quello che il mio libro si potesse tradurre in Italiano, perché io sono nata e cresciuta  a Roma, sono mezza italiana e mezza spagnola, insomma ho un legame molto forte con questo paese e questa è una storia che praticamente si sviluppa tutta in Italia. Perciò per me era una traduzione che era importante e poi ho potuto curarla io stessa insieme a Francesca Cristoffanini della DeaPlaneta, quindi è una traduzione proprio perfetta, fatta dalla stessa autrice e quindi una situazione un po' particolare che solitamente non si riscontra nelle traduzioni.

Noi sappiamo che la sua opera è una biografia, anche se come ha sempre detto molto romanzata. Da quello che possiamo notare la sua è una famiglia in cui la presenza dell' Arte in varie forma, dalla pittura alla stessa scrittura, è molto forte. Quanto questo fatto ha influenzato le sue passioni e c'è stata qualche figura in particolare che l'ha incentivata a seguire la strada della scrittura?

Beh, io sono figlia di uno scrittore molto conosciuto in Spagna, quindi ovviamente sono stata influenzata da mio padre, ma anche da tutta la parte italiana della mia famiglia, perché mio padre è della parte spagnola. I Barilli, come dicevi, sono sempre stati una famiglia di artisti che si sono sviluppati in diverse aree, ci sono stati pittori, ballerini, musicisti ecc. Bruno Barilli ad esempio stato un enorme critico teatrale e musicale di tutto il Novecento. E' chiaro nascendo in una famiglia di questo genere sarebbe stato strano studiare "Economia e Commercio". Siamo frutto di un'educazione, se uno usciva un pochino da questa linea, andava bene ma era considerato un po' strano, a differenza delle famiglie in cui di solito se uno viene fuori artista, cercano di convincerlo perché non lo sia.

"Un mare viola scuro" è anche un testo "difficile" da digerire nella  lettura ma penso ancora di più da scrivere a causa delle tematiche forti di cui parla: abbiamo la difficile situazione della donna nel corso di epoche diverse, i pregiudizi della società, relazioni d'amore che non sono salutari, il non essere accettati dalla propria famiglia, la guerra, per giungere alla malattia fisica (quella del cancro al seno) e mentale. Qual è stata la parte più difficile da affrontare nel corso della stesura secondo lei?

Non credo sia una lettura difficile dal punto di vista dello stile. E' una lettura non leggera perché in effetti le cose di cui si parla sono cose serie e importanti, ma è una lettura assolutamente agile e oltretutto è un cammino verso la luce, è un  cercare una strada luminosa, quindi ci sono moltissimi parti nel libro in cui si prende un po' in giro tutta questa drammaticità. Ci sono le lacrime, ma ci sono anche i sorrisi, come la vita stessa. Questa è una storia di una famiglia andando indietro di tre generazioni. La storia italiana, come quella di altri paesi, è stata una storia molto forte, dove ci sono state due guerre mondiali, tantissimi cambiamenti sociali anche riguardo la donna e per me è molto importante raccontare la donna dall'intimo, cioè dalla sua presenza familiare, per poi tirarla fuori da lì e raccontare i suoi segreti, quello della famiglia che di solito sono custoditi dalle donne. Quindi era un modo di toglierle da quel silenzio, perchè sono donne silenziate storicamente.

Anche la scelta di essere una denuncia delle ingiustizie subite nel passato e non solo, da figure femminili considerate "non giuste" della società soltanto per alcuni motivi e in parte punite per questo. Ad esempio Elvira, già non considerata all'altezza perché sceglie di frequentare l'università, cosa non ben vista dal contesto dell'epoca, per poi le delusioni che la porteranno ad essere rinchiusa. Quanto è importante parlare di queste situazioni per migliorare anche la condizione del futuro ?

Io credo sia importante non solo da un punto di vista sociale e politico, ma anche da un punto di vista personale. E 'importante sapere da dove veniamo per sapere dove andiamo. Guardarsi indietro per capire chi era la famiglia, ma anche chi erano veramente le figure, di là del semplice affetto che si può provare per una nonna o per un padre. Sapere che tipo di persone erano, che cosa hanno fatto, che cosa desideravano; lì troveremo molto di noi stessi e dei nostri figli. E' un modo di vivere più conscio, di essere nel mondo in modo più conscio.

Il messaggio che vuole lanciare come prima cosa è proprio quello che nessuno può conoscere veramente se stesso senza conoscere le proprie radici, senza capire i lati anche più tristi di un passato familiare.

Esattamente, penso che stiamo vivendo un momento per motivi diversi in cui un po' si prendono in giro queste radici, non gli si da' l'importanza dovuta. E' un momento molto arrogante  nella possibilità di ognuno e, invece, siamo la condivisione di tante cose. Poi diventa anche un percorso molto appassionante. Io non dico che ogni volta bisogna scrivere un libro, però semplicemente possiamo anche con il telefonino che abbiamo sempre in mano, registrare gli anziani, i nostri nonni; è molto interessante e da' loro anche la dignità di persone anziane che sanno sicuramente molto più di noi e ci possono insegnare molte più cose. Poi c'è un problema anche sull'Identità. Il fatto di essere rimasta orfana di madre così presto, a nove anni, mi ha fatto capire che il ricordo e mantenere la memoria viva è l'unico modo per rendersi immortali.

Il suo libro diciamo è anche un po' controcorrente.  Nel mondo di oggi si guarda spesso solo al futuro, si cerca sempre di più di nascondere tutte i difetti e i tasti dolenti, sopratutto familiari, dietro una maschera di perfezione, anche se finta. Lei, invece, si espone in primo piano, mettendo in evidenza la necessità di guardare anche gli aspetti più "brutti" per il giudizio della società. Ha mai avuto paura di essersi esposta troppo in questa vicenda molto personale?

La mia è un'esposizione totale, sono assolutamente esposta a tutto. E' stata una decisione riflettuta e presa in un modo fermo perché io avrei potuto tranquillamente cambiare i nomi, cambiare un pochino le circostanza e fare una fiction su questo. Sicuramente avrebbe funzionato ed è un lavoro che solitamente noi scrittori facciamo poiché, comunque, ci basiamo sempre sul vissuto e sulle cose che ci girano intorno per poi manipolarlo. Ho voluto mantenere raccontarlo e mantenere tutti i nomi della famiglia in un modo, diciamo, così plateale perché,secondo me, in questo momento il lato creativo ha a che vedere con i nomi e i cognomi, con il mettersi in gioco e non aver paura dei questa specie di "spogliarello". Alla fine io non mi vergogno di niente, non ho nulla da nascondere. Sto proprio facendo un'indagine sui segreti familiari che non voglio avere tra i piedi e mi sembra giusto parlarne in un modo aperto. Io non ammetto più di non poter più parlare di alcune cose, di non poter parlare della famiglia, della sessualità, delle cose intime. Le cose intime sono quelle che fanno male.

Prima di pubblicare questo libro e di diventare ufficialmente scrittrice, ha avuto una carriera in molti settori, dal cinema alla radio. Cosa crede che il futuro abbia in serbo per lei? Ha già dei nuovi progetti in cantiere, sta pensando a un nuovo romanzo?

Certo, questo è stato un anno di promozione di Un Mare Viola Scuro e sono in tournée praticamente dal mese di Novembre. Però ho già in mente un nuovo libro che spero di cominciare questa estate.

E noi lo attendiamo sicuramente. Un'ultima domanda. Dovendo convincere un nuovo lettore a comprare il suo libro a scatola chiusa, così come si trova spesso oggi giorno con il "Blind Date with a Book", quale sono i tre aggettivi con cui lo descrivereste? 

(ride) Questo è un modo di marketing a me estraneo, fatto dai giornalisti per far fare il lavoro all'intervistato, me lo dica lei? 

Secondo me la sua opera può essere descritta come storia profonda, che parla di verità, un'indagine non solo personale ma che per i temi che tratta può essere considerata universale.

La mia idea era proprio quella di fare diventare una storia personale in una vicenda universale perché alla fine le problematiche sono comuni a tutti e io avevo proprio bisogno di condividere con tutti questa storia e questa indagine.

La ringrazio tantissimo per questa possibilità ed è stato un piacere poter parlare con lei.
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Per oggi è tutto. Spero che l'intervista vi sia piaciuta e che siate contenti per questa nuova rubrica sul Blog. Non posso che consigliarvi di immergervi nella lettura di questo intenso romanzo uscito grazie alla DeaPlaneta. 
A presto

sabato 15 giugno 2019

RECENSIONE "SOLO PER UNA NOTTE"

Buongiorno lettori! Inauguriamo questo weekend con una nuova e fresca recensione. Ormai, dopo tanta fatica, l'estate è arrivata e quale miglior modo di entrare nel mood da spiaggia se non quello di scegliere una nuova lettura perfetta da portare sotto l'ombrellone? Ovviamente il must è un divertente romanzo rosa e per questo non posso fare a meno di consigliarvi Solo per una notte di Christina Lauren, l'ultima uscita targata Leggereditore che ringrazio infinitamente per la copia.

Titolo: Solo per una notte
Autore: Christina Lauren
Casa Editrice: Leggereditore
Genere: Romanzo rosa contemporary
Pagine: 256
Prezzo: 12,00

TRAMA
Non è affatto facile avere a che fare con Hazel Bradford, lei stessa ne è consapevole. Il caos domina la sua vita, non ha filtri e ha l'abitudine di dire e fare la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Al college, per esempio, aveva una cotta per Josh, un tipo solitario e tranquillo. Eppure, quando durante una festa ha finalmente l'occasione di rivolgergli la parola, riesce a rovinare tutto, vomitandogli sulle scarpe. Dieci anni dopo, il destino li fa incontrare di nuovo, ma Hazel non vuole più ripetere gli errori del passato, le basta diventare la migliore amica di Josh. È più che sicura che tra loro non potrà mai nascere nulla: del resto, lui sa bene che disastro lei sia! Una sera, per tirarlo su di morale dopo una delusione d'amore, da buona amica Hazel lo convince ad accettare un'uscita a quattro. Ma le cose non vanno come previsto...
RECENSIONE

Solo per una notte è un romanzo rosa autoconclusivo scritto da una coppia di autrici che hanno pubblicato molti romance sotto questo pseudonimo e di cui ho sempre sentito parlare bene. Ammetto che più volte avevo visto i loro libri in giro e, anche se i titoli non sembravano attirarmi così tanto, li avevo subito messi in wish list perché avevo sentito opinioni molto entusiaste e sembravano proprio quel tipo di romanzo per cui ho un debole, sopratutto nei momenti in cui non ho nè il tempo materiale nè la forza psicologica di dedicarmi a letture impegnative come un high fantasy o un classico (cioè quasi sempre ultimamente visto che potete notare che sto finendo un romance dopo l'altro). In ogni caso appena mi è arrivata la copia dalla casa editrice mi ci sono subito fiondata nelle pagine e in pochissimo avevo già divorato metà libro. La prima opera a cui  mi approccio di questo duo è super approvata e la sintonia tra le scrittrici è evidente sopratutto poichè non si nota affatto che in realtà la storia è frutto di due menti diverse e due stili diversi.

mercoledì 12 giugno 2019

SEGNALAZIONE "I VIAGGI SEGRETI DI CARLO ROSSMANN"


Buongiorno lettori. Oggi torno sul blog per segnalarvi un romanzo, I viaggi segreti di Carlo Rossmann di Elena Corti, libro vincitore del concorso letterario "Io Scrivo 2018" del gruppo editoriale Mauri Spagnol e che potete trovare in ebook sulle varie piattaforme. 

Questa è LA TRAMA:
Una vita come tante, un cambiamento improvviso.
La storia di un uomo che dipinge il proprio mondo con nuovi colori

Carlo Rossmann è archivista di un ente pubblico. Trascorre le sue giornate immerso nella penombra del seminterrato, tra migliaia di faldoni gonfi di carte ufficiali. È un uomo schivo, molto riservato, e quando è alla sua scrivania si sente al riparo dalle insidie del mondo esterno. Carlo è abituato alla solitudine, sia sul lavoro, dove non ricorda nemmeno il volto dei colleghi, sia a casa, dove vive in compagnia del suo adorato gatto. Poche parole, pochi incontri, tra cui l’indiscreta anziana dirimpettaia che passa le giornate spiando tutti i condomini, le loro abitudini.

Un giorno, inaspettatamente, Carlo viene licenziato. Inizia così la sua personale epopea alla ricerca di un nuovo posto di lavoro. Lontano dalle scaffalature ingombre dell’archivio, via dal suo abituale rifugio, lo attende un mondo variegato e per lui folle e incomprensibile, fatto di personaggi bislacchi e pittoreschi. Da animatore per le feste a impiegato per un’azienda farmaceutica, da cameriere a dipendente del cimitero comunale, l’ingenuo protagonista di questo romanzo grottesco e surreale si ritrova coinvolto in una serie di avventure rocambolesche e colpi di scena inattesi. Fino al sorprendente epilogo.

È un vero e proprio viaggio nel mondo contraddittorio di oggi, questo romanzo di Elena Corti, capace di mettere a nudo con ironia gli aspetti più ambigui della nostra vita.

sabato 8 giugno 2019

RECENSIONE "ABSENCE" volume 2 e 3

Buongiorno lettori. Come avrete visto dagli aggiornamenti nelle stories di instagram, in queste settimane ho finalmente recuperato la lettura dei seguiti un urban fantasy made in Italy, ossia il secondo e il terzo volume della trilogia di Absence di Chiara Panzuti edito Fazi. Il primo romanzo mi era piaciuto e ve ne avevo parlato anche nel blog, infatti, qui trovate la recensione completa di IL GIOCO DEI QUATTRO dove vi sottolineo i suoi punti forti: la capacità di far riflettere attraverso una metafora su importanti temi attuali e la grande particolarità di un testo che non richiama nessun tipo di filone fantasy vero e proprio, ma che allo stesso tempo ne presenta delle caratteristiche, primo fra tutti l'effetto "magico" dell'invisibilità che colpisce i protagonisti.
Dal momento che c'era il rischio di fare spoiler ho deciso di racchiudere in un unico articolo la mia opinioni sulla trilogia e sul suo sviluppo, così potete leggerlo tutti senza preoccupazione.


Absense è assolutamente una trilogia che non ha nulla da invidiare a quelle dei grandi autori stranieri, anzi risulta essere molto più creativa nell'idea di base rispetto ai soliti classici fantasy. Sono davvero felice che finalmente questo genere stia facendo progressi anche nel nostro paese, dove ha sempre sofferto a causa dei pregiudizi e delle critiche che li considerano letture per "bambini". Questa saga ha un qualcosa che affascina anche chi è al di fuori dell'adolescenza e, nonostante, sia destinato come ogni Young Adult a un pubblico giovane vista l'età dei protagonisti, lo consiglio davvero a tutti, compresi i lettori che non hanno una grande passione per il genere fantastico e che hanno dei dubbi. Questo poiché, come dicevo, l'opera non è appunto classificabile unicamente in questo genere.

Se il primo mi era piaciuto, ma non aveva fatto scattare un amore assoluto poiché rappresentava in ogni caso un introduzione a un nuovo mondo letterario, questi seguiti li ho amati molto di più, sopratutto La memoria che resta che ho trovato perfetto, doloroso per tutti i lettori, ma assolutamente una conclusione degna di una trilogia che migliora pagina dopo pagina, riuscendo a coinvolgere sempre di più.Una serie che unisce la magia di un fantasy con l'azione di una storia di avventura, l'elemento relazione e amoroso di un contemporary all'adrenalina e gli intrighi di un thriller di spionaggio, il tutto scritto in modo super scorrevole e coinvolgente, con la giusta dose di descrizioni, introspezione e crescita dei protagonisti.

Proprio i personaggi sono uno dei punti forti dell'opera: subiscono una maturazione incredibile, sia in positivo, sia in negativo; sopratutto la main character, Faith, si dimostra un'eroina moderna in tutta la sua complessità esistenziale, con i progressi ma anche le cadute, le decisioni giuste e coraggiose, ma anche tante altre che inizialmente sembrano discutibili. Accanto ai quattro ragazzi del gruppo dei Gamma, in questi seguiti scopriamo molto di più su tante altre persone che avevamo incontrato solo di sfuggita.
Un altra cosa che ho apprezzato molto è la capacità dell'autrice di creare colpi di scena che non ci aspettiamo, non solo a livello di trama ma anche a livello della scoperta dei diversi strati dei personaggi e di come i vari eventi modifichino i loro caratteri. Ci sono molte figure di cui cambiamo costantemente opinione nel corso delle vicende, sopratutto quello di Ephrain mi è rimasto nel cuore e mi ha un po' ricordato Warner di Shatter Me, che voi sapete io ho amato per la sua complessità e il suo processo di sviluppo da nemico ad amico e forse qualcosa di più.



L'esperimento che ha sconvolto le vite di un gruppo di adolescenti diventa sempre più interessante e finalmente entriamo nel vivo dell'azione e la storia si trasforma in una sorta di missione carica di adrenalina e ricca di intrighi, come un film di spionaggio e ci porta a visitare i poli estremi della Terra, in un continuo cambio di scenario. Insomma una serie da leggere.

VOTO secondo 
⭐️⭐️⭐️⭐️.5
VOTO terzo 
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️