domenica 1 marzo 2020

RECENSIONE "CONFLITTO DI INTERESSI" di Paola Chiozza

Buona domenica lettori ! Oggi super recensione perché vi parlo del Libro con la maiuscola, uno dei romanzi rosa che attendevo di più, di una delle autrici italiane più brave e simpatiche, ovviamente si tratta di Conflitto di Interessi di Paola Chiozza che ringrazio tantissimo per la fiducia nella mia pagina e per avermi spedito una copia della sua nuova uscita. Bando alle ciance preparatevi al disagio. Di suo avevo già letto sia Punizione Divina sia Royal Flush che avevo adorato, sopratutto il primo libro è uno dei miei romance da 5 stelle, se cliccate sul titolo vi rimanda alla mia recensione. 

Titolo: Conflitto di Interessi
Autrice:Paola Chiozza
Casa Editrice: Autipubblicato
Genere: Chick Lit, Romance 
Pagine: 408
Prezzo: 13,99
TRAMA
Disturbo mentale o trauma cranico? Sofia Russo non capisce cosa abbia colpito la sua famiglia. Forse è stata la vincita alla lotteria a farla impazzire.Se almeno fosse stato un meteorite, avrebbe ereditato il denaro e bevuto cocktail su una spiaggia dei Caraibi per il resto dei suoi giorni.Di certo non avrebbe speso quei soldi per aprire una pasticceria in Islanda.E così, a ventiquattro anni suonati e con una naturale inclinazione alla catastrofe socio-sentimentale, Sofia si ritrova a Reykjavík. A combattere contro il freddo e la puzza di pesce putrefatto.Proprio quando pensa che non ci sia niente di più brutto dell’assenza del bidet, arriva lui.Joann Sigurdarson è un vichingo, in tutte le accezioni del termine.Soprattutto in quelle negative.Sfacciato, prepotente, scorbutico e… maledettamente affascinante.Può andare peggio? Sì, se Joann spunta proprio dall'unico posto da cui Sofia dovrebbe tenersi alla larga: il negozio di fronte a quello della sua famiglia.Il vichingo impertinente rappresenta la concorrenza. Quella spietata, fatta di equivoci, provocazioni, conflitti e puro odio.Eppure, sebbene nessuno dei due creda al proverbio “chi disprezza compra”, resistere alla tentazione sembra impossibile. Joann e Sofia non sanno più chi sono. Si odiano o si vogliono?Già.Forse era meglio il meteorite.
«Vieni qui, piccola. Ho voglia di farti urlare come quando ti schiacci le dita nella portiera della macchina!»
RECENSIONE

Scrivere questa recensione è un po' un problema poiché l'essenza di quello che voglio dire può essere riassunta in: urletti di sclero vari, simboli di risate ed emoji varie. Quindi cercherò di raccogliere le idee e scrivere qualcosa di concreto. Paola Chiozza, un nome, una garanzia. Il mio giudizio sul libro era assolutamente scontato, sia perché sapete che vado matta per romanzi di questo tipo, sia perché ho praticamente fatto una testa grossa tutti affinché leggessero i libri di questa autrice che rientra a mani basse sul mio podio migliore narrativa umoristica. E qui ci va la grande domanda. Conflitto di interessi: Un'opera geniale o un romanzo totalmente fuori delle righe? Assolutamente entrambi! 

Chi ha letto Punizione Divina sa che l'autrice non è certo una che le lascia a dire, anzi i suoi romanzi sono pieni di scene volutamente esagerate, paradossali, epicamente trash nel senso più buono e comico del termine perché Paola è una regina nel creare libri in cui i personaggi hanno a che fare con momenti così esilaranti che in confronto le figuracce che facciamo tutti i giorni sembrano roba da principianti. Come le vengono in mente certe cose?! Non ne ho idea, ma spero che continui ad alimentare la mia dose di disaggio perché ne ho proprio bisogno. I suoi romanzi fanno bene allo spirito, sono una medicina contro il cattivo umore, ti rapiscono nelle disavventure dei personaggi e ti rallegrano la serata ( si perché, una volta letto un capitolo, è impossibile metterlo via e dovrete fare le ore piccole per concludere la storia). L'unico problema è che poi, una volta finito, inizi già a fare il conto alla rovescia per la prossima uscita, sperando che arrivi presto e rimani lì con la faccia da cucciolo bastonato a cui è stato tolto il suo pupazzo preferito.

Il romanzo è ambientato in Islanda, in particolar modo in due città di questo stato, tra cui la capitale Reykjavik e uno degli elementi centrali che dà inizio a molte delle scene comiche è la diversità culturale, mentale e culinaria tra due nazioni: da un lato la fredda e "moralista" Islanda, dal'altro la calorosa e chiassossa mentalità Italiana, o ancora meglio quella Napoletana, con i suoi miti e le sue tradizioni, le sue leggi "alla buona", elementi volutamente esagerati per creare la scintilla umoristica del romanzo.

Di che cosa parla effettivamente Conflitto di InteressiSofia, ragazza napoletana, un po' eccentrica, dalla risposta sempre pronta, con una tendenza alle figuracce e una grande passione per la cucina, in particolar modo per il mondo dei dolci, passione di famiglia visto che i genitori, dopo aver vinto alla lotteria, decidono di investire il denaro per aprire insieme ai due figli una pasticceria in Islanda, il paese che avevano sempre sognato di visitare. Sofia non prende benissimo questo trasferimento, il clima gelido, la mancanza del suo caro "bidet" e le usanze strane, ma è disposta a sorvolare pur di rimanere con la sua famiglia.


E proprio poco dopo essere arrivata in città, durante una delle sue scenate, incontra lui, un vero vichingo con l'aspetto di Thor, Joan: bello, gentile, divertente, cosa voler di più? Ah sì, prima pensa che il motivo per cui si offre di darle un passaggio sia perché vuole ucciderla e, appurato che era soltanto gentile, scopre di peggio: Joan è il suo accerrimo nemico. Anche lui con la passione per la pasticceria, cosa stupenda, peccato che la sua famiglia, guarda caso, è la proprietaria del miglior negozio della zona, situato esattamente di fronte a dove hanno comprato il locale. 

Insomma, un disastro assicurato, un conflitto di interessi, la concorrenza alle stelle, un sentimento di odio li cattura e nasconde la loro attrazione, l'astio poi è alimentato ancora di più dallo spirito di protezione di Joan nei confronti della sorellina, la quale sembra intenzionata a iniziare una relazione con il fratello di Sofia. Nonostante la guerra dichiarata, le strade di Sofia e Joan si incrociano più volte, la loro attrazione è evidente anche se finisce sempre con un battibecco o una scena degna da soap opera, peggiorando ancora di più quando i due si ritrovano ad essere entrambi concorrenti dello stesso reality di dolci! Basta non vi dico altro.

Che pasticcio, Romeo e Giulietta in una versione hate-to-love esilarante per una commedia romantica piena di trash che non potete farvi sfuggire! Vi innamorerete di Joan, del suo fascino, della testardaggine e del suo cuore gentile, vi sbellicherete con Sofia, la ragazza goffa con le tipiche battute italiane. Vi consiglio di leggere il romanzo in casa, chiusi in una stanza, lontano da chiunque possa giudicarvi perché ci saranno delle scene in cui scoppierete a ridere a crepapelle fino a farvi venire le lacrime. 

Lo stile di Paola è spumeggiante, leggero, oserei direi unico, una chicca.Se siete fan  dei chick lit della Kinsella, della Kingsley e della Premoli, lo adorerete, anche se vi avverto, qui siamo a livelli più elevati di disagio.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Nessun commento:

Posta un commento