Buongiorno lettori. Era un po' che volevo parlarvi di questo libro che ho letto a fine Agosto e finalmente sono riuscita a preparavi la recensione. Il romanzo è Prejudice di Carola Rifino, un'autrice emergente con cui ho avuto il piacere di collaborare. Sono sicura che lo avete già visto in giro per instagram o su Wattpad, quindi bando alle ciance.
Titolo: Prejudice
Autrice: Carola Rifino
Casa Editrice: Autopubblicato
Serie: About Austen's lessons series #1
Genere: New Adult Romance
Prezzo: 16,50
Pagine: 615
TRAMA
Vincere il bando Erasmus non è certo un'opportunità da perdere per Clotilde. Nonostante tutti continuino a ripeterle di non partire, lei ha deciso: riuscirà a chiudere la sua straripante valigia e salire sull'aereo che la porterà ad Amsterdam. Cosa mai potrebbe succedere? Ha letto ogni guida turistica in circolazione, ha studiato i vocaboli base per la sopravvivenza e Mindy, la sua migliore amica dai tempi delle elementari, le ha offerto di stare da lei. Nulla può andare storto!Peccato che Mindy non le abbia parlato degli altri coinquilini, in particolare di Josh: il ragazzo insopportabile, che al momento del suo arrivo se ne sta sdraiato in boxer sul divano, con una canna tra le labbra e un'aria da sbruffone!Tra di loro è odio a prima vista.Mentre lei lo cataloga subito come un "Dongiovanni drogato", lui la identifica come un'altra stupida principessa viziata; e di principesse Josh ne ha piene le scatole! Gli ricordano una vita che si è lasciato alle spalle, alla quale non ha intenzione di tornare. Vive ad Amsterdam con l'amica migliore che si possa desiderare, ha un lavoro che ama, i suoi allenamenti di boxe con Jereon, e Ares abita a pochi passi da lui.Una "Cenerentola" in soffitta non è certo nei suoi piani! Ma un pomeriggio tutto cambia. Una tisana allo zenzero e un gesto inaspettato, fanno sorgere mille dubbi nella testa di Josh.Se si fosse sbagliato? Se Clotilde non fosse una ragazzina capricciosa?In fondo la prima impressione non è sempre quella giusta!***«Cosa vuoi da me in realtà?» mi spiazzò, fissandomi. - Già Josh, cosa vuoi?! - Volevo baciarla, Cristo, non desideravo altro che prendere il suo viso tra le mani, sfiorarle quelle labbra rosate e perdermi in lei; ma contemporaneamente volevo togliermela dalla testa, alzarmi l’indomani con il mio cervello di nuovo funzionante. Volevo...«Tutto e niente» risposi, totalmente sincero, avvicinandomi lentamente verso le sue labbra. Forse la verità era tutt'altra... forse quello che realmente desideravo era fondere il tutto e il niente; volevo che lei potesse capire tutto di me senza chiedermi niente; perché non c’era più niente da capire a parte che iniziavo a bramare tutto di lei.
Questo libro è auto conclusivo. Fa parte della serie "About Austen's series"Altri libri della stessa autrice: Call me again e Love me again
RECENSIONE
Partiamo dalle cose basi: con oltre seicento pagine, credo sia il romance più lungo che abbia mai letto e come dicevo alla stessa autrice da un punto di vista questa cosa mi è piaciuta perché ho adorato il romanzo e sono stata contenta di conoscere così tanto su i due protagonisti e il resto della squadra, dall'altra non è proprio super comodo da leggere sopratutto se si deve portare in giro lo sconsiglio vivamente perché è piuttosto pensante, ma nel dubbio si può riciclare come arma di difesa. A parte gli scherzi, Prejudice è un carinissimo esempio di romanzo rosa New Adult con una ship stile hate-to-lovers piena di attrazione e battibecchi e voi sapete quanto le adori.
Il testo è diviso in tanti capitoli brevi ognuno con un proprio titolo e, nonostante la mole, il libro scorre in modo molto fluido, complice anche la struttura "episodica" che rimane come lasciato dal fatto che il romanzo ha avuto una prima stesura per la piattaforma di Wattpadd. Ma non lasciatevi guidare dai pregiudizi sugli autori emergenti e sul mondo della scrittura online (come fanno, invece, proprio Clodilde e Josh), Prejudice è un bel romanzo, che può essere adorato da tutte le lettrici romance e sopratutto che vi farà fangirlare per la coppia, per i loro momenti di stupidità ma anche per quelli dolci e, sopratutto, non potrete non prendervi una cotta per Josh. By the way la scena dei regali di Natale vi lascerà con gli occhi a cuoricino e con una sola domanda: "perché non li trovo anche io questi gesti super romantici da film?"
E' molto più della classica storia d'amore che fa sognare, il tema principale è proprio quello che dice il titolo, il modo in cui i pregiudizi, le prime impressioni, le idee intrinseche nella nostra mente spesso sono proprio l'opposto di ciò che la realtà è e ci portano a reagire in modo sbagliato. E' un'opera che ci parla della crescita di due persone, di come superare le paure, di come coltivare i sogni e creare dei veri legami che vanno oltre la famiglia di sangue, di lasciarsi andare alle emozioni e a ciò che ci rende felici. In queste 600 pagine conosciamo tanti personaggi che non potrete fare a meno di apprezzare, tutti diversi, tutti ben caratterizzati a loro modo e che si combinano alla perfezione nell'insieme di un bellissimo gruppo di amicizie di cui vorreste fare un po' parte.
La storia è narrata in prima persona attraverso l'uso alternato dei punti di vista dei due personaggi principali, stile che trovo piuttosto comodo sopratutto quando ho a che fare con un mattoncino e, in questo caso, era quasi una scelta obbligatoria perché un unico POV avrebbe assolutamente fatto perdere una parte essenziale della vicenda, appiattendo i complessi caratteri dei personaggi e rendendo più difficile capire i loro atteggiamenti.
Per quanto riguarda la trama vi accenno proprio due parole perché succedono talmente tante cose e non voglio rovinarvi la lettura, vi dico solo che è quasi diviso in due parti speculari. Nonostante l'antipatia e poi i successivi ostacoli per l'happy ending tra principessina viziata italiana e il Dongiovanni drogato ( questi sono le loro due prime impressioni reciproche) scocca la scintilla fin da subito: da un lato nella prima parte abbiamo Josh che cerca di far di tutto per far crollare l'armatura di ghiaccio della nuova coinquilina che con uno sguardo è riuscito a turbarlo, dall'altro nella seconda parte è la stessa Clotilde che alla fine si mette in gioco ammettendo di provare finalmente qualcosa, ma forse è troppo tardi.
Punto bonus per la location che è descritta in modo super dettagliato. Amsterdam diventa quasi una protagonista della storia, con i suoi canali, i suoi negozi di dolci (Clo ha una piccola fissa per ogni cosa zuccherata) e gli scorci unici; l'autrice ci descrive a pieno la città, facendoci fare una sorta di viaggio insieme alla protagonista alla scoperta di questa meta turistica (tra l'altro avendola visitata circa due anni fa mi ha fatto super piacere "riverderla" in queste pagine, scoprendo luoghi nascosti che non avevo visto in prima persona).
VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.75
⭐️⭐️⭐️⭐️.75
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