domenica 27 gennaio 2019

RECENSIONE "IL RAGAZZO BENDATO"

Buona domenica lettori. Oggi vi parlo di una delle mie letture preferite del mese: Il Ragazzo Bendato di Abel Montero che ringrazio moltissimo per avermi inviato una copia del suo libro. La serie del Protettorato nasce su Wattpad e dopo il grande successo viene pubblicata in cartaceo. Quella che vedete è la nuova edizione con questa diversa copertina  (di cui io amo totalmente i colori e lo stile )  e che raccoglie quelli che erano i primi tre libri, ossia -RISVEGLIO, MAGIA, TEMPESTA
Oltre a questo volume è stata stampato in cartaceo anche l'altra serie prequel La Furia e le stelle e in futuro uscirà un promettente secondo volume.
Bando alle ciance, ora vi faccio sapere che ne penso.

Titolo:  Il Ragazzo Bendato 
Autore: Abel Montero 
Casa Editrice: Autopubblicato
Serie: Serie del Protettorato
Genere: Fantascientifico/distopico
Pagine: 571
TRAMA

Laura è una giovane Ufficiale delle Forze. Dopo la Nuova Notte dei Fuochi tutto è cambiato. L'Europa è caduta. Adesso a dettare legge è un immenso conglomerato delle più potenti corporazioni del pianeta. Hanno portato ordine, pace e protezione. Decidono loro cosa è giusto, sbagliato, chi vive e chi muore. Si fanno chiamare "Il Protettorato". Laura è sveglia, efficiente, affidabile e crede ciecamente nel valore del servizio che svolge ma, sulle tracce di un serial killer che sta lasciando dietro di sé una scia di morti assurde, fa una scoperta incredibile. Dal primo momento in cui i loro occhi si incrociano lei capisce. Lui è unico, e ha le risposte alle sue domande. Quando lo incontra, si scatena un potere inimmaginabile.


"Il Ragazzo Bendato" unisce thriller, distopia, speculazioni futuristiche e grandiose scene d'azione, ma è anche una profonda storia d'amore, sullo sfondo di un mondo che sembra voler fare di tutto per ostacolarla.

RECENSIONE
"Nessuna verità è semplice, nessuna salvezza è eterna"

Mi sono imbattuta in questo libro grazie a instagram, ho notato la bella copertina e poi ho letto la trama: colpo di fulmine, sapevo che Abel mi avrebbe conquistata. Questo libro è assolutamente geniale, tantissimi generi diversi sono uniti in un romanzo unico, così particolare da mettermi in crisi su come classificarlo: nasce come un libro fantascientifico, ma in realtà possiamo considerarlo un distopico futuristico dai tratti mitologici e fantasy, con una trama sul modello di una serie tv poliziesca, piena di intrighi, indagini stile FBI e scene di combattimento degne dei migliori film d'azione e, come se non bastasse, troviamo anche un'importante storyline amorosa e di varie "ship". Insomma quel genere di lettura che potrebbe conquistare un po' tutti.
Mi sono avvicinata a questo libro in un periodo di quasi blocco del lettore ed è solo per i troppi impegni che ci ho messo qualche giorno a leggerlo; la trama è talmente tanto coinvolgente che si può divorare in un'unica seduta, nonostante sia un bel mattoncino di quasi  600 pagine. Io l'ho terminato da più di una settimana, ma solo a ripensare a ciò che succede ai poveri (ma fighissimi) protagonisti della storia, mi viene un mal di testa assurdo. In questo libro nulla è davvero scontato, le verità vengono continuamente messe in crisi durante le indagini con talmente tanti colpi di scena che a un certo punto smetti proprio di fare teorie perché altrimenti non riusciresti a starci dietro.

Sicuramente una delle cose migliori dell'opera è il Worldbuilding stupefacente sia per quanto riguarda le ambientazioni sia in riferimento all'idea più "fantasy" alla base della Migrazione: ad esempio, le numerose città in cui si svolge l'azione, vengono descritte nei minimi dettagli tenendo elementi e caratteristiche che tutti conosciamo ma a queste l'autore aggiunge tecnologie futuristiche e all'avanguardia. Accanto all'elemento descrittivo, che si fa ancora più forte nelle scene d'azione ricche di quella suspance di un thriller, tutti i personaggi vengono analizzati dal punto di vista introspettivo.
Riusciamo, infatti, a cogliere le emozioni, i pensieri e le riflessioni che li portano ad agire grazie a una narrazione in terza persona, ma non di tipo onnisciente: Abel ha scelto di usare capitoli brevi, scritti sotto tanti punti di vista diversi che, tuttavia, non si accavallano, ma si alternano, creando un'unica visione d'insieme di ciò che succede in contemporanea in luoghi diversi. Questa idea che risulta essere la più efficace dal punto di vista della trama per i plot-twist, tuttavia, può sembrare un po' confusionaria e difficile da seguire, sopratutto nella prima parte quando bisogna ancora ambientarsi e non si riconoscono a pieno i personaggi. Questo è uno dei motivi per cui non ho dato un punteggio pieno al romanzo, appunto poiché avrei preferito un po' più di linearità almeno nella prima parte.

Il ragazzo bendato è quel genere di romanzo imprevedibile, in cui il lettore si affeziona a tutti i personaggi, anche a quelli secondari e, sopratutto, anche ai "cosidetti"cattivi; si, perché in realtà non esiste una distinzione precisa tra il buono e il cattivo: nella narrazione ci troviamo più volte a cambiare totalmente idea su alcune persone, tanto che alla fine possiamo dire che un po' tutti i personaggi si trovano ad agire nella zona grigia, tra ciò che è moralmente giusto o sbagliato.

Ci troviamo in un Europa del futuro, dove in seguito a delle guerre si è creata un'associazione delle più forti corporazioni, Il Protettorato, la quale è a capo di tutti gli Stati e si occupa di mantenere l'ordine e la giustizia. In particolar modo, grazie alle nuove scoperte scientifiche, la maggior parte dei giovani entra a far parte di un'elite di polizia e, dopo essere sottoposti all'hype training (acquistando bellezza e capacità molto al di sopra della norma) si occupano della sicurezza internazionale. 


La storia inizia con Laura, (che mi ha ricordato molto la protagonista di Legend di Marie Lu) una giovane ufficiale che insieme al suo gruppo, si trova a indagare su una serie di situazioni assurde e incredibili da far pensare a un serial killer. La squadra sembra essere risalita all'identità dell'aggressore, soprannominato il Disegnatore o il Ragazzo Bendato, ma nulla è come sembra e in realtà il presunto killer, Alex, è l'ultima persona presa di mira. 
Dopo un solo sguardo tra i due ragazzi si innescarsi un sentimento profondo che li legherà per sempre e porterà la giovane ufficiale a intraprendere una sorta di caccia personale per ritrovarlo e scoprire della verità molto sconvolgenti su tutto l'ordine del Protettorato e su un gruppo di mercenari considerati quasi esseri mitologici, le Effimere.

Inutile dire che inizia un susseguirsi di inseguimenti, indagini, lotte, ma anche scene dolci, profonde e alcune divertenti. Regnano sentimenti di lealtà, fiducia, amicizia, amore e coraggio. Ho apprezzato tutti i personaggi e le loro crescite e un particolar apprezzamento va a la badass per eccellenza, Mina e ai suoi combattimenti.

Anyway la storia rimane uno di quei libri "rivoluzionari" che vi sconvolgerà e vi lascerà pieni di domande e con la voglia di rileggerlo per vedere se riuscite a ricavare qualche indizio che vi è sfuggito, in attesa di sapere di più nel prossimo volume. 

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.5

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