martedì 15 settembre 2020

Recensione " Tutti i baci che non ti ho ancora dato " di Naike Ror

Buongiorno lettori. Vi parlo oggi dell'ultimo romanzo che ho letto, ossia Tutti i baci che non ti ho ancora dato di Naike Ror che ringrazio tantissimo per avermi inviato una copia del suo romanzo

Titolo:  Tutti i baci che non ti ho ancora dato 
Autrice:  Naike Ror 
Casa Editrice: Amazon Publishing
Serie: I Colori dell'Amore #2
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 430
Prezzo: 9,99


TRAMA

Sotto la neve del Montana si nasconde la primavera di Kathleen Cosa ci fa Kathleen Howard Moore, col suo parka di cashmere e gli stivaletti di alta moda italiana, in uno sperduto paesino delle Montagne Rocciose? Per di più sola e senza un soldo? Eppure fino a qualche mese fa nella sua vita c’erano prestigiosi incarichi nelle ambasciate statunitensi di tutto il mondo, una famiglia ricca e rispettata, un fidanzato bello e potente... che poi l’ha tradita e annientata. È riuscito a portarle via tutto, lasciandole solo un gelido vuoto nel cuore e un’avvelenata voglia di vendetta. E Kathleen ha deciso di ripartire dall’inizio, dalle sue origini, da quella madre che la dette in adozione agli Howard Moore appena nata. Saint Mary, in Montana, è il piccolo villaggio di montagna dove cercarla, e dove Kathleen spera anche di ritrovare se stessa. Ma boschi innevati, buona cucina tradizionale e tranquilla vita di paese possono davvero riscattare una rampante newyorkese, abituata a ristoranti stellati e tacchi vertiginosi? E se, oltre alla sua famiglia di origine, Kathleen trovasse a Saint Mary anche un uomo capace di tenerle testa, con una lingua tagliente e dei magnetici occhi verdi? Allora forse quel riscatto tanto cercato potrebbe veramente realizzarsi, e nel modo più dolce e inaspettato...


RECENSIONE

Secondo volume di una duologia di romanzi rosa companion autoconclusivi, Tutti i baci che non ti ho ancora dato potrebbe rientrare tra le letture preferite dell'anno, ma sopratutto posso dire che Naike Ror è stata una delle autrici scoperta di questo 2020, visto che solo in questi mesi ho iniziato ad approcciarmi alle sue opere. Tutto il Blu che parla di noi, di cui potete leggere la recensione cliccando qui è il primo romanzo di questa saga, mi era piaciuto molto, ma questo secondo libro mi ha conquistato il cuore, sarà per il fatto che l'autrice gioca con alcuni dei miei punti deboli in fatto di trope letterari. Avevamo già conosciuto la protagonista femminile nel primo volume, poiché non è altro che la sorella maggiore della protagonista precedente e gli avvenimenti raccontati appunto in Tutto il blu che parla di noi hanno un forte collegamento con la trama, perciò vi consiglio di leggerli in ordine per non spoilerarvi nulla, ma può essere letto tranquillamente anche come standalone.



Se dovessi descrivere un po' questo romanzo, direi che è l'unione di un'ambientazione che mi ha ricordato un romanzo che avevo amato di Cassandra Rocca e lo stile dei personaggi che mi hanno fatto pensare ai libri di Mariana Zapata. Sono rimasta davvero conquistata da questa lettura e nonostante le 400 pagine e passa, si legge molto velocemente perchè Naike ha uno stile estremamente scorrevole e coinvolgente; anche nei momenti di trama con scene più da routine, non ci si annoia mai e si vive a pieno tutto il percorso di crescita dei personaggi. Questo perchè è proprio quel tipo di storia d'amore che parla di scoperta di sè stessi, di rinascita interiore ed esteriore, di poli opposti che si completano in modo meraviglioso, un testo che parla di famiglia, di scelte della vita e di amore. Mi fa pensare a una coperta di pile in una giornata d'inverno proprio per il contesto che fa da sfondo alla vicenda, infatti, vi consiglio vivamente la lettura verso dicembre. E' un contemporary romance con una buona dose di elementi da commedia romantica che derivano per lo più dai battibecchi continui tra i due protagonisti che sono appunto i due poli opposti in tutti i sensi, ma anche da una serie di scenette che vi divertiranno.

Se amate le storie d'amore molto slow burn e che parlano di enemies-to-lovers, quelle trame in cui la ragazza di città con il cuore spezzato si rifugia in un piccolo paesino sperduto per ritrovare la pace, un luogo dove sarà alle prese con una nuova quotidianità che non può essere più distante dal suo stile, solito beh questo è il libro che cercate. Kathleen è una trentenne molto forte, determinata, fredda per molti tratti:credeva di avere una vita perfetta con la sua carriera da diplomatica, una famiglia delle più importanti nell'ambiente e un promesso sposo estremamente affascinante; peccato che la sua famiglia sia finita in bancarotta e che lei abbia abbandonato la sua carriera in nome dell'amore di un uomo che in realtà non provava nulla per lei, un uomo che agiva per interesse e che la tradiva, per di più con una persona a lei molto cara. Ferita, umiliata e piena di dubbi, decide di lasciare per un po' di tempo New York e l'élite pronta a sparlare sulla sua vita e parte così per Saint Mary, un paesino innevato di circa 100 abitanti nel Montana, alla ricerca della madre biologica. 

Vuole chiudere una porta della sua vita, ma in realtà aprirà un portone, un viaggio nei sentimenti, nel passato per trovare la felicità nel futuro. Tra i tanti personaggi che incontra in questo posto molto bucolico che ricorda il calore di un rifugio stile natalizio (anche se il romanzo è ambientato tra marzo e giugno), c'è Ryan Parker, che bisogna dire si fa riconoscere da subito per le sue battute sagaci, l'atteggiamento ostico nei confronti della turista, ma è uno di quei personaggi da scoprire strato per strato. Ryan è un po' il mix tra il boscaiolo burbero amante della natura e della routine e il nerd con la passione per l'informatica e le serie tv, tanto da chiamare la sua gatta come un personaggio di Il Trono di Spade; è una figura che nasconde un grande senso di lealtà e amore verso la famiglia, anche se ha la facciata di vicino insopportabile. Non voglio dirvi altro, ma ho davvero adorato questo romanzo che nella sua semplicità raggiunge il cuore del lettore, grazie anche a personaggi che non sono i classici stereotipi a cui siamo abituati.

VOTO 

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