giovedì 30 maggio 2019

RECENSIONE "PASSI"

Buongiorno lettori. Oggi vi voglio parlare di un libro che ho concluso proprio ieri sera, Passi di Claudia Venuti, per la quale copia ringrazio la gentile casa editrice New-Book. Si tratta di un romanzo breve, ma che risulta molto piacevole e riflessivo. Tra l'altro trovo le cover di questa trilogia particolarmente belle e anche molto inerenti al significato dei libri.

Titolo: Passi
Autrice: Claudia Venuti
Casa Editrice: New-Book 
Serie: Passi Di Mia #1
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 144
Prezzo: 14,00
TRAMA
Un amore finito male, la fatica di rimettersi in gioco e un sogno: quell'America così lontana, ma così dannatamente sua. Mia è un ragazza così: ostinata nel farsi domande e cercare risposte, ostinata nel voler tenere tutto sotto controllo, ostinata nel non perdere le persone che ama. Questa è la storia di una vita piena, un vita viva, un vita in cui Mia non si accontenta di camminare a sbagliare. Lei corre. Corre alla continua ricerca della perfetta felicità. A volte all'indietro, a volte troppo avanti, rifiutando sempre quel "tutto passa" così banale. Perché niente va via se non sei tu a liberartene.

RECENSIONE
"I Sogni che abbiamo arrivano fino a dove li portiamo.
Quelli che si realizzano hanno viaggiato con noi fino alla fine."

Passi è un breve romanzo che parla proprio di questo, dei passi salienti della vita di una persona qualunque e di ciò che si trova ad affrontare ogni giorno. Il libro è scritto in prima persona e il suo stile ricorda in parte un diario personale, poichè si presenta come una sorta di descrizione biografica in cui la protagonista di nome Mia si racconta senza filtri. A partire dall'infanzia fino alla sua attuale età sulla trentina, la giovane donna ci parla di sè, della sua vita, di tutte le esperienze che l'hanno segnata, dei suoi sogni, dei suoi amori, della  famiglia, dell'amicizia ecc.
Un susseguirsi di ricordi, belli oppure dolori, arricchiti di tanti pensieri e riflessioni, che però trascendono dall'esperienza individuale e diventano quasi di carattere universale. 

"Le cose iniziano per finire e le persone nascono per morire. 
La differenza è che le cose finiamo per dimenticarle, le persone. 
Le persone lasciano il loro segno e non esiste tempo che possa cancellarne 
le tracce o il profumo, non esiste cura per riempire il vuoto che lasciano."

Mia fin da piccola si presenta come un maschiaccio pieno di voglia di vivere; solare, combina guai ma anche allo stesso tempo perennemente pessimistica e fragile dietro la maschera da dura. Molti eventi l'hanno segnata, sopratutto quando con la famiglia si è dovuta traferire dal suo piccolo paese di origine in una grande metropoli italiana, dove la ragazza fa fatica a adattarsi e a ritrovare sè stessa.

"Chi l'ha detto che sbagliare sia sempre un errore? 
Magari sarà proprio quello sbaglio a portarti a qualcosa di bello."

Si lascia guidare spesso dall'istinto, cosa che si rivela geniale oppure disastrosa, portandola a soffrire sopratutto in amore, dove, anche se l'ha provato poche volte, il sentimento è stato davvero forte e totalizzante. Da inguaribile romantica non si butta spesso, ma quando lo fa ci mette anima e corpo, rimanendo molto ferita quando la relazione precipita. E' proprio in seguito alla rottura con il ragazzo da cui stava da anni e in cui pensava di aver trovato il suo "per sempre" che sarà costretta a fare i conti con la realtà, con ciò che desidera veramente e ciò la porterà a ribaltare tutta la sua vita, fino al punto di seguire il suo più grande sogno, trasferirsi nella Grande Mela. Il trasferimento a New York cambierà ancora una volta la sua visione, facendole finalmente capire chi è. Un viaggio fisico ma sopratutto spirituale e introspettivo, alla ricerca di una nuova tranquillità e felicità. Ogni legame, ogni persona entrata in modo fondamentale nella sua vita,ogni passo, si trasformano in un elemento importante per la ragazza, tanto che spesso sceglie di conservarlo non solo nella sua memoria, che non dimentica mai nulla, ma anche sulla propria pelle con un tatuaggio.

"Le cose iniziano per finire e le persone nascono per morire. 
La differenza è che le cose finiamo per dimenticarle, le persone. 
Le persone lasciano il loro segno e non esiste tempo che possa cancellarne 
le tracce o il profumo, non esiste cura per riempire il vuoto che lasciano."

Nel romanzo ho trovato moltissime citazione che mi hanno colpito, qui ve ne ho riportate davvero poche. La maturazione del personaggio è molto forte e porta anche il lettore a riflettere, sopratutto sulle persone che ci circondando e che consideriamo amici, quasi parte di una famiglia.  Unica cosa con cui non concordo a pieno sulla riflessione del tema degli affetti e dell'amicizia è il fatto che sembra quasi che tutti i personaggi secondari vengano presentati come figure destinate a ricoprire il ruolo essenziale, tutti, dalla sorella, alla cugina, all'amico d'infanzia fino a un collega, tutti sembrano in grado di comprendere a pieno ogni dettaglio del carattere di Mia, sullo stesso livello. Ogni capitolo nel quale ci viene introdotto una nuova figura, questa sembra richiamare di nuovo il modello di "perfezione" di amicizia e questa idea mi è sembrata un po' poco realistica.

"Abbiamo bisogno di persone che ci ricordano chi siamo, abbiamo bisogno
 di sentirci apprezzati e abbiamo bisogno di essere speciali per qualcuno."

Lo stile di scrittura è molto fluido e diretto, a tratti quasi poetico e dà l'impressione proprio di aver in mano il cuore dell'autrice, sembra di essere entrati nella sua mente e di vedere come in un film la vita di una persona, comprendendo cosa si trovi a pensare riflettendoci a posteriori. 
Una lettura leggera ma profonda, adatta a tutti, sopratutto a chi si trova in una fase di maturazione e di cambiamento.

VOTO
⭐️⭐️⭐️.75










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