martedì 12 novembre 2019

RECENSIONE "IL SILENZIO DELL'ACQUA" di Louise O'Neil

Buongiorno lettori. Oggi vi parlo di una delle uscite che aspettavo con più ansia di questo 2019, ossia Il Silenzio dell'Acqua di Louise O'Neil edito Il castoro Edizioni, che ringrazio infinitamente per la copia. Si tratta della traduzione italiana di The Surface Breaks, un bellissimo retelling in chiave dark e femminista della Sirenetta della Disney. Potete capire che le mie aspettative erano a mille, nonostante abbia sentito anche un paio di pareri negativi. Il romanzo mi è piaciuto molto ma ci sono un paio di cosette che comunque avrei preferito diversamente. Bando alle ciance, parliamone.

Titolo:Il Silenzio dell'Acqua
Autrice: Louise O'Neil
Casa Editrice: Il castoro Edizioni
Genere: Ya Fantasy/ Retelling 
Pagine: 258
Prezzo: 16,50

TRAMA
Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zane. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda... Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.

RECENSIONE
Quel momento in cui il vero inverno è arrivato, ma tu decidi di sfidare il meteo e di leggere un bel libro dalle ambientazioni marine che possa farti risentire in mood estate. Il Silenzio dell'Acqua, come avrete capito, è un romanzo che ci parla del mondo delle sirene, assolutamente una delle creature soprannaturali che preferisco e di cui vorrei leggere molto di più, tuttavia quelle che vediamo non sono le classiche felici sirenette con poteri magici e che passano le loro giornate a spazzolarsi i capelli, o meglio in parte lo sono, ma soltanto perché questo è l'atteggiamento che viene loro imposto. Lasciate stare la storia felice e romantica del cartone animato, qui ci ritroviamo in una rivisitazione che assocerei di più alle fiabe dei fratelli Grimm, uno Ya fantasy più cupo, dai temi realistici e purtroppo spesso attuali in cui viene messo in primo piano una società maschilista oppressiva nei confronti del sesso "debole" e delle disuguaglianze.

Questo libro più che sul femminismo di per sé, visto che per quasi tutte le pagine la protagonista e le altre donne della storia non reagiscono granché all'abuso di potere a cui sono sottoposte, secondo me è una sorta di denuncia generale di una società in cui la figura femminile non è altro che un bell'oggetto d'arredamento, creato per rallegrare gli uomini e intervenire solo quando e come vogliono loro.  Per una sirena, ma non solo, è pericoloso volere qualsiasi cosa, farsi una propria idea e intervenire in argomenti che non sono la moda o l'elogiare il re. Non possono nemmeno parlare della loro madre morta, perché era una donna troppo curiosa e che aveva un malsano amore verso il regno dei mortali, popolo totalmente disprezzato dal regno marino e che secondo il Re ha catturato e ammazzato la bella regina dai capelli rossi.

La protagonista si chiama Muirgen o meglio Gaia, secondo il desiderio di sua madre, anche se questo è un nome troppo umano che il Re del Mare non ha mai accettato.  Ultima delle eredi del regno, con i suoi occhi azzurri, i capelli rossi e la voce melodiosa, è la preferita del padre, proprio perché la bellezza è l'unica qualità che l'uomo cerca nella figura femminile. Ha solo quindici anni e si avvicina il giorno in cui verrà considerata veramente adulta, il cui primo passaggio è proprio quello di avvicinarsi alla superficie terrestre e vedere fuori dall'acqua. Gaia è una ragazza molto curiosa e sognatrice e da anni non aspetta altro che questo momento, anche perché spera che, potendo finalmente guardare fuori, riuscirà a scoprire qualcosa su cosa è successo alla madre. 

E proprio il giorno in cui sale in superficie, vede per un ragazzo, Oliver e se ne innamora follemente, decidendo di salvargli la vita dall'attacco delle Salka, la versione "malvagia" delle sirene, donne che sconvolte dal dolore si sono gettate in mare e sono state trasformate in spietate creature marine dai capelli verdi. L'amore è così profondo che non riesce a pensare ad altro, aggiungiamoci la paura per il suo futuro ormai totalmente deciso, e così Gaia decide di rinunciare alla sua stessa vita da sirena e alla sua dote migliore per un paio di gambe umane che le possano permettere di conquistare Oliver ed ottenere il suo lieto fine. Peccato che l'ingenua e sognate sirenetta non aveva previsto tutti questi sacrifici e nulla le garantisce di ottenere il vero amore. 

Questa storia a ben poco di romantico, l'autrice ci parla di abusi, di manipolazioni, di un mondo in cui non c'è spazio per le scelte e non lo fa in modo felice, anzi lo fa mettendoci in primo piano una protagonista che è spesso vi farà incavolare, che perlopiù rimane passiva alla vicenda oppure prende decisioni avventate. Vi sentirete un po' frustati, ma secondo me è stata un'ottima scelta perché lo rende più vero e spietato sotto molti punti di vista, rimanendo sempre all'interno di uno Young Adult e quindi di uno stile che tratta di argomenti tosti senza appesantire la narrazione. Lo stile è davvero scorrevole e la scrittrice riesce a catturare totalmente il lettore, poche ore e avrete terminato questo bellissimo ma crudo retelling. 

La cosa che mi ha un po' lasciato perplessa e non mi ha fatto dare un voto pieno a questo libro è il finale: l'ho trovato un po' brusco, sopratutto rispetto al resto del romanzo. Infatti, sembra che l'azione si sia accelerata in modo frettoloso nell'ultimo capitolo in cui la protagonista scopre tutta la verità, rendendosi improvvisamente conto di molte cose e cambiando finalmente il suo atteggiamento, forse pure un po' troppo. Essendo uno standalone, non me lo aspettavo così aperto, anche perché questa conclusione lo fa sembrare quasi un finale di un primo libro di una saga e non un autoconclusivo, magari l'autrice si è voluta lasciare un margine di possibilità per un eventuale sequel, ma non credo. In sostanza ho amato questo romanzo, ma mi aspettavo un pizzico di più.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.25


2 commenti:

  1. Non so per quale motivo, ma devo ammettere che questo libro non mi ha mai attirato granché. L'attenzione e l'apprezzamento che gli è stato riservato all'uscita dell'edizione italiana però mi sta facendo riprendere in considerazione la mia idea 🙈

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  2. Ciaoooooo! Io l’ho finito davvero da pochissimo (qui la mia recensione) e mi ha conquistato soprattutto per la sua crudeltà.
    Ho apprezzato particolarmente il fare un retelling per niente edulcorato e in chiave femminista e penso che sia un ottimo libro per parlare di una tematica così importante in chiave fantasy.
    E’ una storia sicuramente non per tutti e di certo non una fiaba da leggere ai bambini, ma io sono entrata completamente nella vicenda e proprio per la sua crudezza e le tematiche trattate non credo dimenticherò questo mondo tanto presto!
    Un abbraccio, Rainy

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