lunedì 8 aprile 2019

RECENSIONE "ELENA DI SPARTA"

Buongiorno lettori e buon inizio settimana. Oggi vi voglio parlare un po' meglio di una delle mie ultime letture da cui sono rimasta totalmente affascinata. Il libro in questione è Elena di Sparta di Loreta Minutilli edito Baldini + Castoldi, che ringrazio tantissimo per la gentilezza e per avermi omaggiato di una copia. Tutti voi sapete che sono un'appassionata di mitologia e quando ho scoperto l'uscita di un nuovo libro su questo tema, non potevo lasciarmelo sfuggire.

Titolo: Elena di Sparta
Autrice: Loreta Minutilli
Casa Editrice:  Baldini + Castoldi
Genere:Narrativa contemporanea
Retelling Mitologico
Pagine: 189
Prezzo: 17,00
TRAMA
Quando, dopo dieci anni e dopo il famoso assedio di Troia da parte dei Greci, Elena viene riportata in patria, Menelao ha solo una domanda da farle: perché? Perché ha deciso di scatenare una guerra? La risposta di Elena è semplice. Le sembrava l'unico modo per dimostrare a tutti l'esistenza di Elena di Sparta, l'unico modo che aveva di essere ascoltata. «Racconta, all'ora», le dice Menelao. Ed Elena comincia a raccontare. Fin da piccola l'idea di essere considerata una dea le era parso qualcosa di grandioso, presto quella pura illusione si infrange. Teseo la rapisce e la stupra, quando Castore e Polluce, suoi fratelli, vanno a riprendersela viene data in sposa a Menelao e diventa la regina di Sparta. Ma Elena non si accontenta e decide di fuggire con Paride verso Troia, città in cui le donne contano quanto gli uomini, in cui possono scegliersi i mariti. Presto però si rende conto che anche lì il suo parere non è richiesto. Elena racconta non per ammettere colpe né per giustificarsi. Non vuole essere compresa o perdonata, lo fa perché la sua storia, quella di una donna prigioniera del proprio corpo o identificata con esso agli occhi degli uomini, possa infine uscire dalle sue viscere e trovare pace.

RECENSIONE

La prima cosa che colpisce di questa breve ma intensa opera è sicuramente la copertina, semplice, minimal, ma fortemente affascinante e d'impatto, proprio come la protagonista di cui parla. Questo romanzo, scritto da una giovanissima autrice, può essere definito una sorta di retelling mitologico che per la prima volta vuole mettere in primo piano il punto di vista di una donna dell'epoca e non quello del classico eroe epico (figure che per tutto il libro vengono per lo più messe in risalto per la loro brutalità e i loro pensieri egoistici). Cosa ancora più importante la donna in questione non è né una ragazza comune, né un personaggio particolarmente apprezzato dalla narrazione, bensì si tratta di una delle figure che ha avuto più giudizi negativi nel corso dei secoli poiché ritenuta causa scatenante di una delle più disastrose guerre dell'età antica, la guerra di Troia. 

Il libro è molto breve, meno di duecento pagine, ed è privo di divisione in capitoli: si struttura, infatti, come un'unica narrazione sotto forma di monologo o meglio soliloquio in cui la protagonista, Elena, racconta tutta la sua vita, a partire dalla nascita, la cura della sua bellezza, il rapimento da parte di Teseo, il rapporto con la famiglia, il matrimonio con Menelao, fino a giungere alla celebre fuga e al lungo assedio della città troiana. Il monologo però non si concentra più di tanto sulle vicende "storiche" famose: sopratutto quelle che non coinvolgono direttamente la figura centrale del romanzo, sono relegate a notizie di sottofondo, vicende che di per sé non hanno avuto grande impatto sulla protagonista. L'autrice sceglie, infatti, di mettere in primo piano per lo più i pensieri e le riflessioni di una ragazza e sottolinea come i terribili eventi di cui è stata vittima l'hanno portata ad essere in un determinato modo e ad agire di conseguenza: Elena non rifiuta mai la sua bellezza, la esalta, la cura e pian piano cerca di sfruttarla, ma allo stesso tempo è sempre solo una giovane donna sottomessa dalle circostanze e, proprio per la sua unica dote, condannata a essere poco più di un oggetto di desiderio. 

Elena non riesce a trarne di per sé  benefici veri e propri, poiché il suo potere è sempre limitato, ma grazie sopratutto ai consigli di Etra, madre di Teseo, scopre come può ottenere il comando dei fili d'azione rimanendo apparentemente in disparte e usando in modo calcolato il suo fascino. Da quel momento cambia il suo modo di reagire e diventa più protagonista delle vicende, ma in realtà le sue azioni non saranno mai così decisive come la tradizione vuole far credere. Elena di Sparta è un libro che si presenta sotto forma di una lunga confessione sul dibattito al centro dell'esistenza del personaggio principale: la bellezza è stata per Elena un dono oppure una punizione divina ?

La narrazione mitologica è filtrata dal punto di vista della giovane ma ci fornisce informazioni precise anche sulle altre figure famose come Teseo, Agamennone, Clitermestra, Paride, Cassandra ecc., collegandosi in questo modo anche a tutti gli altri miti del ciclo troiano. Lo stile della scritrrice è molto scorrevole e coinvolgente, nonostante parli di eventi "passati", li rielabora in modo universale e attuale, portando subito il lettore a riflettere su tanti temi come la libertà, violenza e il ruolo della donna. Insomma una piccola perla di narrativa contemporanea.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.5

2 commenti:

  1. Ancora prima di leggere la tua recensione ho aggiunto questo libro alla tbr: la trama mi ha già affascinato 😍
    Arrivata a fine del post non posso che confermare la mia opinione e sperare di recuperare questo titolo il prima possibile!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aw grazie mille per la fiducia ahhaha. Si un libro molto interessante e sono contenta di aver alimentato la tua tbr

      Elimina