giovedì 4 luglio 2019

RECENSIONE "REGINA DI OSSA"

Buon pomeriggio lettori.  Un orario un po' insolito per me, ma volevo troppo parlarvi dell'ultimo libro che ho concluso, Regina di Ossa di Alisa Kwitney, nuova uscita della Giunti Editore, che ringrazio moltissimo per avermi inviato una copia di questo romanzo che attendevo con ansia e che ho amato.

Titolo: Regina di Ossa
Autrice:Alisa Kwitney
Casa Editrice: Giunti
Serie: Cadaver & Queen #1
Genere: Ya rivisitazione/retelling
Pagine: 336
Prezzo: 16,00

TRAMA
Quando Elizabeth Lavenza si iscrive a Ingold, prima e unica studentessa di Medicina, capisce subito che dimostrare quanto vale a compagni e professori sarà cosa ardua. Così quando s'imbatte in un bio-meccanico difettoso - una delle creature che la scuola sta riportando in vita, usando cadaveri di giovani uomini allo scopo di addestrare un esercito di soldati-automi da spedire in guerra - si offre di ripararlo per farsi notare. Ma questo bio-meccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti... e una coscienza. Elizabeth scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Si ritrova così invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la Regina Vittoria.

RECENSIONE

Sapete che ho un debole per tutto ciò che riguarda i retelling e le rivisitazioni di libri famosi, quindi era ovvio che avrei recuperato presto questo volume. Per ora non ho ancora avuto l'occasione di leggerne così tanti quanto vorrei, complice anche il fatto che in Italia ne vengono tradotti pochi, ma nonostante ciò i retelling hanno un posto speciale nel mio cuore e sono diventati uno dei miei generi preferiti. Detto questo potrete capire benissimo la mia gioia nello scoprire che la Giunti ci avrebbe portato una nuova uscita Young Adult super interessante e guarda caso una rivisitazione tutta nuova del grande classico di Frankenstein. Non ho letto integralmente il romanzo della Shelley, ma l'ho studiato a scuola, leggendone dei passaggi, quindi conosco abbastanza bene la storia. Regina di Ossa non è proprio un retelling, ha ben poco della trama originale se non lo spirito di base e qualche spunto dalle vicende di Victor.  E' un'idea tutta nuova quella che la Kwitney porta nelle sue pagine, uno Ya steam punk ambientato in età vittoriana e in particolar modo in una prestigiosa scuola di medicina dove si portano avanti esperimenti di biomeccanica con lo scopo di superare le conoscenze e perfino la morte grazie a delle figure metà uomini metà macchine.  Se siete fan di questo periodo storico e delle storie stile Stalking Jack The Ripper, non potete assolutamente farvi sfuggire Regina di Ossa.

Ti cattura fin dalle primissime righe grazie a una scrittura semplice e scorrevole usata per narrare una trama in cui viene dato grande spazio sia a un alone di mistero e intrigo sia a una storia d'amore, il tutto con un pizzico di atmosfera dark e a tratti "fantascientifica". Avevo proprio bisogno di una storia del genere, un testo che mi attirasse per la sua particolarità e questo è forse anche il motivo per cui l'ho apprezzato così tanto, nonostante comunque non sia il capolavoro del secolo. Anche se non così "dark" quanto mi aspettavo, è davvero impossibile non adorarlo grazie anche alla sua protagonista, una giovane super intelligente e intraprendente, che non si lascia condizionare dalle regole della società o dai pregiudizi e insegue i suoi sogni. Elizabeth Lavenza vuole diventare un medico, per di più specializzata in biomeccanica, cosa praticamente oltraggiosa per il pensiero comune, ma non si fa abbattere e grazie al fatto che suo padre era un importante dottore riesce a essere presa come prima donna nell'accademia di medicina. La sua vita a Ingold non è certo facile; non basta essere stata ammessa ed essere brava, deve fare i conti con il giudizio degli altri: è una donna, è orfana ed è americana, se aggiungiamo poi una grande personalità che non vuole passare inosservata, possiamo capire come sia costretta a dover subire le sfide dei compagni e di molti professori convinti che possa al massimo fare l'infermiera. 

Oltre al suo punto di vista ci troviamo a seguire la vicenda di Victor Frankenstein, un ex brillante studente di medicina che, dopo essere stato assassinato poiché sapeva troppo, è stato trasformato in un bio-meccanico. Ma c'è qualcosa di strano in lui: i bio.meccanici dovrebbero essere degli esseri monstrosi, dei cadaveri riportati in vita dalla scienza, ma privi di sentimenti, intelligenza o ricordi. Victor invece è come se fosse vivo, ha una personalità e pian piano i suoi ricordi e le sue abilità stanno tornando a galla. Lentamente riesce ad acquisire il controllo di sé anche se in seguito alla procedura non è tornato lo stesso, delle ombre si contrappongono alla sua personalità, un po' come dottor jekyll e mister hyde. I due ragazzi si incontreranno per caso nel laboratorio dell'unico professore che sostiene la ragazza; si aiuteranno l'un l'altro nelle difficoltà e diventeranno compagni di avventura,  arrivando ad indagare sulla sua sospetta e presunta morte e sugli strani eventi che stanno accadendo nella scuola inglese.Tra i due pian piano scocca una scintilla, ma il loro amore non è certo facile, sfida le convenzioni.  

Oltre all'eroina del romanzo e al british gentiluomo a cui ovviamente non si rimane indifferenti, l'autrice crea anche dei bellissimi personaggi secondari: da i due amici di Elizabeth, il gentile Will (fratello più piccolo di Victor) e Bryam con la sua pungente ironia, per arrivare alla compagnia di stanza, Aggie, una ragazza di campagna che studia per diventare infermiera e non le lascia certo a dire. Tra l'altro dovrebbe essere la protagonista del secondo volume della serie che fa da compainon e che spero venga tradotto.

Regina di Ossa è  un libro che si divora ma non è perfetto, la love story è un po' troppo instalove e sopratutto la parte finale  è un po' frettolosa e lascia ancora alcune domande in sospeso, non dando risoluzioni appaganti rispetto ai grandi misteri e ai segreti messi in scena per tutto il romanzo. Nonostante ciò, merita assolutamente la lettura e un voto alto.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.25

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