sabato 13 giugno 2020

RECENSIONE "la Sirenetta"

Buongiorno lettori. Oggi secondo post a tema fiabe. Qualche settimana fa vi avevo parlato di La Bella e La Bestia, potete trovare la recensione qui, poi tra le tremila cose da fare mi sono dimenticata di postarvi la recensione di un'altro libro in questa versione Alterego che ho letto, ossia la Sirenetta di Hans Christian Anderson. Che dire, stupendo, ovviamente triste rispetto alla versione del cartone disney.


Titolo: la Sirenetta 
Autore:Hans Christian Anderson
Casa Editrice:Alterego Edizioni
Collana: Gli eletti
Genere: Fiaba, Fantasy
Pagine: 62
Prezzo: 3,90

TRAMA
La Sirenetta vive sul fondo del mare con suo padre il Re del Mare, sua nonna, e cinque sorelle maggiori. A quindici anni, secondo la tradizione delle sirene, le viene concesso di nuotare fino alla superficie per osservare il mondo. La Sirenetta ha così modo di vedere una nave comandata da un bellissimo principe, di cui s'innamora. Alla fine, spinta dal desiderio di ritrovare il giovane, decide di recarsi dalla Strega del Mare che, in cambio della voce, le vende una pozione in grado di trasformare la sua coda in un paio di gambe, uguali a quelle degli umani. L'esperienza della vita sulla terra insegnerà alla ragazza a comprendere il valore del vero amore, quello che, letteralmente, riesce a innalzare l'anima al cielo. Età di lettura: da 4 anni
RECENSIONE

Questa piccola e minimal edizione dell'Alterego ci fa rimmergere nell'atmosfera marina di una delle fiabe più famose, in cui si dice ci siano metaforicamente molti elementi autobiografici dell'autore. La sirena è una creatura soprannaturale che mi ha sempre affascinato nei film, nelle serie tv e nei libri e ovviamente quella di Ariel è una delle mie storie Disney preferite, perciò quando ho notato questo titolo tra le pubblicazioni della collana Eletti, ho dovuto sceglierlo subito perché era una vergogna che non avessi mai letto la versione originale di questa leggenda. Ovviamente la conoscevo a grandi linee, anche perché l'anno scorso ho recuperato un retelling abbastanza fedele alla versione di Andersen, ma finalmente posso dire di averla letta al 100%. 

Come ogni storia nata dal folklore, La sirenetta è stata in parte influenzata dalla tradizione, ma l'autore è stato in grado di raccontare in poche pagine una vicenda assolutamente originale, storia di cui ovviamente esistono edizioni diverse. Ci sono tantissimi racconti con protagonista questa mitica creatura a metà tra una donna e un pesce o tra donna e uccello per altri autori, ma ogni opera sottolinea qualcosa di differente. Fin dal'antichità è stata raffigurata scegliendo tra due grandi visioni, quella mostruosa e crudele e quella affascinante e romantica.  Ad esempio nella celebre Odissea di Omero, le sirene hanno avuto rappresentazioni negative sia fisicamente sia caratterialmente: erano mezze donne che con la loro voce ammaliavano i marinai portandoli alla morte tragica e sofferta. L'idea di femme fatale, di una creatura mitologica bellissima ma letale, è stata a lungo quella predominante, mentre Anderson cambia il punto di vista, mettendo in scena una storia malinconica, sognante, ma triste, in cui la vittima è quella figura che in genere era il carnefice della situazione. 


Il breve libro ci racconta la magica vicenda di questa principessa del mare, la più piccola delle eredi del regno marino, una fanciulla bellissima e con una delle voci più incredibili del regno. La protagonista a differenza delle sue sorelle è sempre stata molto più affascinata dal mondo in superficie piuttosto che dal loro, conserva perfino un busto di uomo come suo souvenir preferito, sognando di vedere finalmente la Terra e i suoi misteri. Tuttavia, alle sirene è permesso di nuotare fino alla superficie solo dopo il quindicesimo compleanno e lei sarà proprio l'ultima della sua famiglia ad avere questo onore. Proprio il giorno del suo compleanno, mentre osserva il cielo, scoppia una tempesta e la nave su cui viaggiava un principe viene travolta; la fanciulla rimane folgorata a prima vista dal ragazzo e decide di rischiare il tutto salvandolo e lasciandolo su una riva, dove poi sarà un'umana che troverà il corpo del giovane.

E' così che triste e innamorata torna nel suo regno, ma non riesce a smettere di pensare al ragazzo e così si ribella, rivolgendosi alla crudele Strega del Mare: riesce ad ottenere una pozione che le darà le gambe per recarsi sulla Terra, tuttavia dovrà rinunciare alla sua voce e ogni volta che poggerà i piedi, atroci sofferenze la coglieranno. Se riuscirà a far innamorare di lei il principe, potrà definitivamente vivere il suo lieto fine, altrimenti alla luce dell'alba successiva, morirà, trasformandosi in schiuma del mare. Il rischio è altissimo ma la giovane è innamorata e accetta. Così viene salvata dalla spiaggia e vivrà con il suo amore, cercando di farsi notare del tutto da lui, ma purtroppo non ogni cosa va come si vuole...

Come ogni fiaba, la storia è carica di messaggi e di una morale; è un testo tragico e malinconico, ma che sul finale lascia anche un inaspettato senso di speranza, in una forma diversa da quello che la protagonista si poteva immaginare. Si parla del diverso, dell'essere oppresso e senza voce di fronte agli eventi, di amore puro e sincero, di sogni e di cuori infranti, di sacrificio e di ricompensa, il tutto narrato in modo semplice per una vicenda che affascina sia i più piccoli come un racconto della buonanotte sia gli adulti che non possono resistere al richiamo di un racconto immortale, ricco di tanti strati.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


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