martedì 30 luglio 2019

RECENSIONE "FERRYMAN- AMORE ETERNO"

Buongiorno lettori. Ultimamente sono stata poco presente sul Blog e mi dispiace, ma spero di ripartire alla grande con l’inizio del mese perché ho in programma tantissime letture interessanti per Agosto e per Settembre. In ogni caso oggi parliamo di uno dei libri più chiacchierati su instagram in questo mese, ossia Ferryman amore eterno di Claire Mcfall, la nuovissima uscita targata Fazi nella collana fantasy young adult. Libro dalla cover bellissima e con ancora più cura nei dettagli, come si può notare dai disegni a inizio capitolo.

Titolo: Ferryman amore eterno
Autrice: Claire Mcfall
Casa Editrice: Fazi editore
Collana: LainYa
Genere: Young Adult fantasy/retelling mitologico
Pagine: 297
Prezzo: 16,00

TRAMA 
Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l'unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c'è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull'erba. L'adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all'altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità... lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta. A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L'iniziale ritrosia di Dylan e l'indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un'attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.

RECENSIONE

Si parlava molto e si parla tuttora di questo titolo, che solo dalla cover e dalla trama aveva conquistato una grande fetta dei lettori, tale che le aspettative di molti erano davvero alte a causa del concept di base che veniva presentato come super particolare. Oggi si sentono tanti pareri discordanti su questo testo e io mi trovo un po’ in mezzo, condividendo delle idee con entrambe le parti. Il libro sicuramente mi è piaciuto e sono pro, ma non mi ha fatto impazzire come speravo: per intenderci l’ho trovato una lettura carina, capace di intrattenere per qualche oretta il lettore portandolo a voler sapere cosa succederà, ma di per sé non è nulla di così particolare da evidenziarsi nella grande massa di Fantasy pubblicati o da catturare in modo sconvolgente il cuore del lettore. 

La storia è sicuramente scritta molto bene, con una prosa curata e scorrevole; è un testo che consiglio a chi cerca un romance semplice con elementi fantasy che lo arricchiscano oppure a un pubblico giovane alla ricerca di un fantasy senza troppe pretese, adatto quindi a questo clima estivo. Ferryman è proprio quello che può essere considerato un esempio al 100% del tipico young adult che andava di moda qualche anno fa, nella fase Twilight e Fallen,  in cui il ruolo centrale è affidato per lo più alla storia d’amore instalove con caratteristiche impossibili rappresentate appunto da elementi paranormali. Non mi è per niente dispiaciuto scoprire il mondo della McFall, ma sicuramente è una storia un po’ sottotono che avrei apprezzato di più negli anni passati. 

Le basi erano davvero super promettenti e innovative, dando l’idea di un bellissimo retelling mitologico incentrato su un personaggio di cui si è sempre parlato poco nei libri ma che tutti riconoscono: Caronte, il famoso traghettatore dell’anime dei morti che, dalle leggende greco romane fino alla letteratura italiana con Dante e poi ancora oltre, è apparso in innumerevoli storie senza però essere mai approfondito veramente. Ebbene, la figura maschile di Ferryman ricalca proprio questo personaggio leggendario dal momento che Tristan è un traghettatore, il cui compito è prelevare le anime dei defunti dal loro luogo di morte e scortarli fino all’entrata dell’aldilà.
La protagonista femminile, di cui prevale il punto di vista, è Dylan, una ragazza di 15 anni abbastanza solitaria e che non si trova molto bene con i suoi compagni di scuola troppo irresponsabili e “stupidi”. Vive con la madre e dopo anni di richieste finalmente andrà a conoscere il padre, peccato che durante il tragitto in treno muore; o meglio, non lo capisce subito, ma sente che c’è qualcosa di strano nel fatto di essere l’unica persona uscita viva dalla galleria nel quale c’era stato l’incidente e non capisce per quale motivo si decide a seguire un giovane ragazzo sconosciuto, apparso dal nulla e che la porta ad attraversare le desolate colline scozzesi, invece di chiedere aiuto e cercare di trovare altri superstiti. 

Tristan e Dylan si trovano ad attraversare questo Limbo carico deserto e pieno di ostacoli come i pericolosi demoni pronti a distruggere per sempre l’anima della ragazza. Tra i due scotta fin da subito qualcosa: da un lato Dylan rimane affascinata dal dolce traghettatore, dall’altro Tristan ha fin da subito un comportamento diverso confronti nei di quest’anima rispetto a quello solito, poichè inizia ad affezionarsi fin troppo, cosa che è contro la sua natura, mettendo addirittura la sua stessa esistenza a rischio pur di proteggerla. 

Ferryman è’ un libro che ci parla di morte, di amore, di un viaggio. Mi aspettavo più azione, più analisi psicologica e introspezione dei personaggi che sono un po’ immaturi, ma soprattutto quello che volevo scoprire di più era il worlbuilding, che tuttavia per me rimane abbastanza marginale e sfumato rispetto al potenziale. La parte iniziale (e anche finale perché il romanzo ha una sorta di costruzione a specchio) che costituisce la fase di passaggio tra i due mondi ci viene descritta come un luogo che ogni volta si costruisce riflettendo a grandi linee l’idea che il protagonista ha del proprio viaggio e che solo dopo un po' comprende la sua morte (nel caso di Dylan il Limbo era rappresentato da un solitario paesaggio scozzese); soltanto nella parte centrale del romanzo vengono date più informazioni sul mondo ultraterreno vero e proprio per come è immaginato dalla scrittrice nella sua particolarità, ma sono solo pochi capitoli.

Nonostante i piccoli difetti, ho una visione positiva del testo e rimango  del parere di voler continuare la serie e vedere cosa racconterà l’autrice nei prossimi volumi.

VOTO
⭐️⭐️⭐️.75

domenica 21 luglio 2019

RECENSIONE "PRETTY LITTLE LIARS- THE PERFECTIONISTS"

Buongiorno Upper East Side, vi sono mancata? 
Ops, no, non è vero, ho sbagliato serie. Non sono mica la vostra Gossip Girl,  anche se ci andiamo vicino perché oggi, dopo qualche settimana di assenza dal blog, torno più carica che mai e vi voglio parlare di un libro collegato con il mondo delle serie tv e in particolar modo di uno dei miei teen drama preferiti.  Naturalmente se non è quello dell'elite di Manhattan, non può che essere il mondo di Rosewood con le peggiori liars degli ultimi anni. Infatti, per chi si è perso la notizia, la Dea Planeta, che ringrazio per la copia, ha pubblicato Pretty Little Liars- The Perfectionists, il primo romanzo della duologia Spin-off di Sara Shepard e da cui è stata tratta una nuova serie tv che ha conquistato i fan reduci dello show e non solo. Pronti a scoprire le nuove bugiarde?

Titolo: Pretty Little Liars- The Perfectionists
Autrice: Sara Shepard
Casa Editrice: Dea Planeta
Serie: Pll the perfectionists #1
Genere: Ya mistery 
Pagine: 300
Prezzo:16,00

TRAMA
Non bisogna essere perfette per sembrare perfette. Lo sanno bene Ava, Caitlin, Mackenzie, Julie e Parker: cinque studentesse modello della Beacon Heights High che pensano di non avere nulla in comune... almeno fino al giorno in cui scoprono di condividere un piccolo, insignificante segreto. Tutte odiano la stessa persona: il bellissimo e arrogante Nolan Hotchkiss, che ha lasciato una cicatrice in ognuna di loro. Così, durante la lezione di storia del cinema, escogitano un piano per liberarsi di lui. È soltanto un gioco ovviamente, nessuna pensa di andare fino in fondo. Eppure, quando tra i corridoi della scuola inizia a circolare la scioccante notizia della morte di Nolan, avvenuta con le stesse identiche modalità da loro immaginate, le ragazze diventano le prime sospettate. Ma se tutte si dichiarano innocenti, chi è allora l'assassino? Cercare di scoprirne l'identità non sarà soltanto un disperato tentativo di scagionarsi dalle accuse, ma anche un modo per arrivare a guardare in faccia la terribile realtà: ciascuna di loro potrebbe essere la prossima a morire.

RECENSIONE

Tutti abbiamo i nostri guilty pleasure e uno dei miei punti deboli sono i teen drama con una pizzico di mistero, ma anche di trash, motivo per cui ho amato molto Pretty Little Liars; nonostante tutti i suoi alti e bassi, le ultime stagioni calanti e i troppi "troll" della produttrice ho continuato a seguirla e anche ad apprezzarla. Stessa cosa mi sta succedendo con la nuova serie tv The Perfectionists: questo nuovo ma allo stesso tempo identico mondo di drammi mi ha conquistata fin dal trailer e non vedevo l'ora di sapere di più, perciò dopo aver visto tutte le puntate sono stata felicissima di aver avuto l'occasione di leggere anche il libro di cui è tratto. Il romanzo mi è piaciuto molto e spero davvero che presto venga pubblicato in Italia anche il finale della duologia perchè sono letteralmente in ansia a causa delle tantissime domande rimaste in sospeso. 

La storia è un ottimo esempio di Young Adult Mistery, genere che personalmente considero tra i miei preferiti e che continuo a consigliare perché è un mix interessante che potrebbe davvero piacere a chiunque. Le vicende si concentrano su un gruppo di 5 ragazze adolescenti non particolarmente legate tra loro, ma che improvvisamente si ritrovano dal passare da conoscenti che frequentano la stessa prestigiosa e ricca scuola, ad essere il centro di un mistero più grande di loro.  

La Beacon Heights non è un posto per chiunque, bisogna sempre primeggiare in tutto e dimostrarsi migliori di quelli che si è per poter sopravvivere a quel clima. Tutti hanno dei segreti e si nascondono dietro maschere ben create. C'è Caitlin la ragazza tranquilla e sportiva che sembra aver programmato la vita perfetta con il suo ragazzo di sempre e un futuro nel calcio, ma forse questo non è ciò che vuole davvero e nasconde tanti dubbi, sopratutto dopo la morte del fratello. C'è Ava, la bella ragazza che improvvisamente si è trasformata da stupida a prima della classe, sotto i pettegolezzi di tutti. C'è Mackenzie con la sua passione per la musica messa davanti a tutto, tranne forse l'eterna cotta per il ragazzo che ha scelto la sua migliore amica. C'è Julie, la reginetta della scuola che però non è la classica mean girl, anzi l'opposto: tutti amano la sua perfezione e gentilezza, ma nessuno conosce veramente chi è. Infine, c'è Parker, quella che da ragazza popolare si è trovata a diventare l'emarginata con un bagaglio di sofferenza, a causa di una terribile vicenda che ha messo a nudo i suoi incubi.

Cinque ragazze diverse accomunate dall'odio verso il re della scuola, Nolan Hotchkiss perché in qualche modo ha cercato di rovinare la loro vita. Ed è così che per caso vengono messe insieme in un gruppo di studio per il corso di cinema e, dopo aver discusso di  Dieci piccoli indiani, si trovano a pensare a un modo per uccidere il ragazzo più popolare della scuola. Ma è tutto solo uno scherzo e pochi giorni dopo vogliono solo trovare il modo di umiliarlo un po' per vendicarsi. Peccato che la mattina seguente Nolan viene trovato morto, esattamente nel modo in cui avevano ipotizzato e loro sembrano essere le colpevoli. Inizia così una vicenda pericolosa alla caccia del vero assassino, ma gli indizi sono pochi e confusi, nulla è come sembra e piano piano i segreti che Nolan aveva con le 5 ragazze vengono a galla facendole sembrare le colpevoli della situazione. Vi avverto che non troverete tutte le risposte in questo primo volume e che attenderete come me di sapere che è successo veramente a Nolan e agi altri protagonisti.

Alternando capitoli con 5 punti di vista diversi, la storia scorre velocemente e invoglia il lettore a scoprire sempre di più grazie anche a uno stile scorrevole. Vengono trattati molti temi, dal bullismo all'eccessiva competizione fino alle molestie. Ammetto che alcune cose potevano essere descritte in modo più coinvolgente ma tutto sommato mi è piaciuto. Peccato che è molto diverso rispetto alla trama e ai segreti che vengono presentati in modo più moderno nella serie tv: già per esempio i personaggi sono diversi e non ci sono nè Alison né Mona, quindi nessun collegamento con Rosewood, cosa però che può essere positiva perché così ci troviamo a risolvere nuovi misteri senza indizi dal piccolo schermo.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.25

giovedì 4 luglio 2019

RECENSIONE "REGINA DI OSSA"

Buon pomeriggio lettori.  Un orario un po' insolito per me, ma volevo troppo parlarvi dell'ultimo libro che ho concluso, Regina di Ossa di Alisa Kwitney, nuova uscita della Giunti Editore, che ringrazio moltissimo per avermi inviato una copia di questo romanzo che attendevo con ansia e che ho amato.

Titolo: Regina di Ossa
Autrice:Alisa Kwitney
Casa Editrice: Giunti
Serie: Cadaver & Queen #1
Genere: Ya rivisitazione/retelling
Pagine: 336
Prezzo: 16,00

TRAMA
Quando Elizabeth Lavenza si iscrive a Ingold, prima e unica studentessa di Medicina, capisce subito che dimostrare quanto vale a compagni e professori sarà cosa ardua. Così quando s'imbatte in un bio-meccanico difettoso - una delle creature che la scuola sta riportando in vita, usando cadaveri di giovani uomini allo scopo di addestrare un esercito di soldati-automi da spedire in guerra - si offre di ripararlo per farsi notare. Ma questo bio-meccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti... e una coscienza. Elizabeth scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Si ritrova così invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la Regina Vittoria.

RECENSIONE

Sapete che ho un debole per tutto ciò che riguarda i retelling e le rivisitazioni di libri famosi, quindi era ovvio che avrei recuperato presto questo volume. Per ora non ho ancora avuto l'occasione di leggerne così tanti quanto vorrei, complice anche il fatto che in Italia ne vengono tradotti pochi, ma nonostante ciò i retelling hanno un posto speciale nel mio cuore e sono diventati uno dei miei generi preferiti. Detto questo potrete capire benissimo la mia gioia nello scoprire che la Giunti ci avrebbe portato una nuova uscita Young Adult super interessante e guarda caso una rivisitazione tutta nuova del grande classico di Frankenstein. Non ho letto integralmente il romanzo della Shelley, ma l'ho studiato a scuola, leggendone dei passaggi, quindi conosco abbastanza bene la storia. Regina di Ossa non è proprio un retelling, ha ben poco della trama originale se non lo spirito di base e qualche spunto dalle vicende di Victor.  E' un'idea tutta nuova quella che la Kwitney porta nelle sue pagine, uno Ya steam punk ambientato in età vittoriana e in particolar modo in una prestigiosa scuola di medicina dove si portano avanti esperimenti di biomeccanica con lo scopo di superare le conoscenze e perfino la morte grazie a delle figure metà uomini metà macchine.  Se siete fan di questo periodo storico e delle storie stile Stalking Jack The Ripper, non potete assolutamente farvi sfuggire Regina di Ossa.

Ti cattura fin dalle primissime righe grazie a una scrittura semplice e scorrevole usata per narrare una trama in cui viene dato grande spazio sia a un alone di mistero e intrigo sia a una storia d'amore, il tutto con un pizzico di atmosfera dark e a tratti "fantascientifica". Avevo proprio bisogno di una storia del genere, un testo che mi attirasse per la sua particolarità e questo è forse anche il motivo per cui l'ho apprezzato così tanto, nonostante comunque non sia il capolavoro del secolo. Anche se non così "dark" quanto mi aspettavo, è davvero impossibile non adorarlo grazie anche alla sua protagonista, una giovane super intelligente e intraprendente, che non si lascia condizionare dalle regole della società o dai pregiudizi e insegue i suoi sogni. Elizabeth Lavenza vuole diventare un medico, per di più specializzata in biomeccanica, cosa praticamente oltraggiosa per il pensiero comune, ma non si fa abbattere e grazie al fatto che suo padre era un importante dottore riesce a essere presa come prima donna nell'accademia di medicina. La sua vita a Ingold non è certo facile; non basta essere stata ammessa ed essere brava, deve fare i conti con il giudizio degli altri: è una donna, è orfana ed è americana, se aggiungiamo poi una grande personalità che non vuole passare inosservata, possiamo capire come sia costretta a dover subire le sfide dei compagni e di molti professori convinti che possa al massimo fare l'infermiera. 

Oltre al suo punto di vista ci troviamo a seguire la vicenda di Victor Frankenstein, un ex brillante studente di medicina che, dopo essere stato assassinato poiché sapeva troppo, è stato trasformato in un bio-meccanico. Ma c'è qualcosa di strano in lui: i bio.meccanici dovrebbero essere degli esseri monstrosi, dei cadaveri riportati in vita dalla scienza, ma privi di sentimenti, intelligenza o ricordi. Victor invece è come se fosse vivo, ha una personalità e pian piano i suoi ricordi e le sue abilità stanno tornando a galla. Lentamente riesce ad acquisire il controllo di sé anche se in seguito alla procedura non è tornato lo stesso, delle ombre si contrappongono alla sua personalità, un po' come dottor jekyll e mister hyde. I due ragazzi si incontreranno per caso nel laboratorio dell'unico professore che sostiene la ragazza; si aiuteranno l'un l'altro nelle difficoltà e diventeranno compagni di avventura,  arrivando ad indagare sulla sua sospetta e presunta morte e sugli strani eventi che stanno accadendo nella scuola inglese.Tra i due pian piano scocca una scintilla, ma il loro amore non è certo facile, sfida le convenzioni.  

Oltre all'eroina del romanzo e al british gentiluomo a cui ovviamente non si rimane indifferenti, l'autrice crea anche dei bellissimi personaggi secondari: da i due amici di Elizabeth, il gentile Will (fratello più piccolo di Victor) e Bryam con la sua pungente ironia, per arrivare alla compagnia di stanza, Aggie, una ragazza di campagna che studia per diventare infermiera e non le lascia certo a dire. Tra l'altro dovrebbe essere la protagonista del secondo volume della serie che fa da compainon e che spero venga tradotto.

Regina di Ossa è  un libro che si divora ma non è perfetto, la love story è un po' troppo instalove e sopratutto la parte finale  è un po' frettolosa e lascia ancora alcune domande in sospeso, non dando risoluzioni appaganti rispetto ai grandi misteri e ai segreti messi in scena per tutto il romanzo. Nonostante ciò, merita assolutamente la lettura e un voto alto.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.25

martedì 2 luglio 2019

RECENSIONE "REGINA DELLE OMBRE" di Sarah J. Maas

Buongiorno lettori ! Si, avete letto bene, finalmente mi sono decisa a ributtarmi su un fantasy e l'opzione è ricaduta ovviamente su Regina delle Ombre, quarto volume della serie di Sarah J. Maas ed edita Mondadori, che ringrazio infinitamente per la copia. Fatta eccezione per le novelle, che voglio leggere piano piano in questa estate, finalmente sono in pari con le uscite italiane di questa serie e non vedo l'ora che escano i prossimi.

Titolo: Regina di Ombre
Autrice: Sarah J. Maas
Casa Editrice: Mondadori
Serie: Throne of Glasss #4
Genere: Young Adult Fantasy
Pagine: 654
Prezzo:  17,00 solo oscar fantastica

TRAMA
Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.

RECENSIONE


Queen Maas colpisce ancora. Insomma, avrete capito che la prima cosa da dire è che amo sempre di più Sarah J. Maas, autrice che è intrufolata nella mia top di scrittrici fantasy quasi due anni fa quando lessi la serie di Acotar e che per ora non mi ha mai delusa. Naturalmente avendo letto le sue opere in modo diverso rispetto alla pubblicazione, ammetto di continuare a preferire la serie ambientata a Prythian, proprio perché l'avevo trovata in parte più dettagliata e articolata rispetto almeno ai primi due libri della serie di Tog, ma anche quest'ultima sta rubando un pezzettino del mio cuore. Già in Corona di Fuoco avevo potuto notare una nuova maturazione nello stile e nel worldbuilding, ma soprattutto lo avevo preferito ai precedenti perché l'autrice aveva introdotto nuovi personaggi molto interessanti e aveva dato maggiore importanza all'elemento magico di per sè, che prima era rimasto un po' nascosto a livello di trama. Ebbene, Regina delle Ombre si è dimostrato ancora più bello del precedente e per ora è diventato il mio preferito della saga. 

E' stata una lettura incredibile, assolutamente da 5 stelle piene, capace di coinvolgermi a tal punto da mettermi un'ansia assurda, cosa che non succedeva da tanto per un libro; sopratutto le ultime 100 pagine fatte di adrenalina pura e aprono le danze a grandi cambiamenti. Queen of Shadows è un'opera ricca di colpi di scena, pieghe inaspettate nella trama e rivelazioni sulla storia di vari personaggi, ma una delle cose che ho amato di più è stata il fatto che è piena di grandi reunion: finalmente Aelin/ Caeleana torna a Adarlan e può rivedere i suoi vecchi amici, ma allo stesso tempo si troverà a faccia a faccia con  persone che non aveva ancora affrontato.


Finalmente tutti i nostri amati protagonisti si ritrovano a dover agire nella stessa vicenda, anche se alcuni da schieramenti opposti, ma l'importante è che possiamo mettere insieme tutti quei piccoli pezzi di un complesso puzzle che non eravamo ancora riusciti a comprendere a pieno. Tutto ciò è facilitato dall'uso di una narrazione con più punti di vista diversi, che ci rende partecipi di molti eventi, ma allo stesso tempo non ci descrive tutto e subito, anzi spesso la Mass, sopratutto per quanto riguarda i piani ideati da Aelin, ci fa vivere la scena in piena ignoranza e solo dopo essere rimasti shoccati ci spiega cosa era successo prima.

Confesso che ho rimandato un po' la lettura perché ero preoccupata per la mole di pagine ( tra l'altro anche scritte un po' più in piccolo rispetto ad altri libri) ma era una preoccupazione inutile perché, anche se lo stile di base è sempre piuttosto lento e descrittivo nella prima parte, questo quarto romanzo è molto più carico di azione, rese dei conti e segreti svelati.  Aelin si dimostra ancora una volta una protagonista badass geniale, che nonostante i suoi difetti, riesce a riprendere sempre in mano la situazione e a dimostrare il suo valore. La narrazione riprede proprio con il ritorno dell'ex assassina in città, questa volta non è più una ragazzina coraggiosa ma ancora piena di paura e vergogna nei confronti della sua vera natura: Aelin è finalmente pronta a prendersi il ruolo che le spetta, non è più terrorizzata dai suoi poteri Fae, anzi ne sente ancora di più la mancanza in quel luogo privo di magia ed ora è pronta a tutto per salvare le persone che ama, liberare il suo regno, Terrasen e il popolo Fae. 

Il personaggio che ho apprezzato meno e che è un po' crollato rispetto ai precedenti volumi è Chaol, l'ex capitano della guardia reale, che nella prima prima parte si dimostra  un po' ottuso e sopratutto sembra avere una visione troppo bianca e nera della realtà; a differenza degli altri, rimane un po' troppo bloccato nelle sue idee e nei suoi valori e solo dopo metà libro riesce finalmente a crescere, a capire e a riformare un vero legame con Caeleana, riscattandosi in parte dal suo atteggiamento. Mi dispiace per questa scelta e per i suoi atteggiamenti che in parte ho trovato un po' accentuati e snaturati rispetto all'idea iniziale dall'autrice, ma allo stesso tempo lo comprendo e trovo che era necessario un punto di vista del genere.


La mia nuova crush, invece, è proprio lui, Rowan, il grande guerriero Fae ora legato alla regina e pronto a tutto pur di proteggerla, non solo per il giuramento ma perché tra i due è nato qualcosa che nemmeno loro riescono a comprendere ed accettare a pieno. I due hanno bisogno l'uno dell'altro e questo si vede sopratutto nel momento in cui si ricontrano e nella grande complicità che li lega. Inutile dire che è una super ship e che attendevo con ansia le scene in cui avrei potuto vederli insieme. 

Un punto di vista della storia leggermente staccato è quello che si svolge sui monti e che ci parla del gruppo di streghe e sopratutto del loro capo, Manon. Non sono una grande fan degli evil character, ma lei è un po' un'eccezione. Super spietata e senza rimpianti, la strega in realtà nasconde dei sentimenti e dei grandi valori, che avevamo iniziato a vedere già dal suo rapporto con il drago, ma che ora possiamo finalmente scoprire meglio nei suoi tratti più umani. Un personaggio così complesso e particolare che promette grandi cose.

Infine c'è lui, il mio povero cucciolo Dorian che continua a soffrire sempre di più. Alla fine del libro precedente era quello che avevamo lasciato in condizioni peggiori e per quasi tutto questo  libro lo vedremo relativamente poco e quando compare in realtà non è veramente lui, ma il principe Valg che lo governa e che sta cercando di uccidere del tutto la sua volontà. Leggere i pochi capitoli con i suoi Pov è straziante ma forse ci sarà finalmente qualche gioia... non vi dico di più, se non che mi è partita una nuova ship che promette scintille.

Compaiono anche altri personaggi che ho amato, da Aedion fino alla  new entry Lysadra che non passa certo inosservata e che credo acquisterà grande spazio nel futuro. In ogni caso non vi ho detto un sacco ma allo stesso tempo nulla, quello che conta è che avete capito il mio entusiasmo e che non vi ho fatto spoiler sulla trama perchè qui avrei dovuto scrivere almeno altre 3 pagine di scleri. Quindi se avevate dubbi su continuare o no la serie, non posso che dirvi che migliora pagina per pagina.



VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

lunedì 1 luglio 2019

RECENSIONE "SADIE" di Courtney Summers

Buongiorno lettori e ben trovati. Oggi vi parlo dell'ultimo romanzo che ho terminato due giorni fa e che mi ha letteralmente catturata ma sopratutto sconvolta: si tratta di Sadie di Courtney Summers, una nuovissima uscita della Rizzoli, che ringrazio infinitamente per avermi inviato una copia del romanzo. 

Titolo: Sadie 
Autrice: Courtney Summers
Casa Editrice: Rizzoli
Genere: Thriller Young Adult
Pagine: 366
Prezzo: 17,00

TRAMA
Quando il popolare conduttore radiofonico West McCray riceve una telefonata da una donna che lo implora di cercare Sadie Hunter, diciannove anni, scomparsa da alcuni mesi, l’uomo non è davvero convinto che quella sarà una storia da raccontare: è tristemente consapevole che di ragazze scomparse ce ne siano molte, troppe, ogni giorno. Ma quando viene a sapere che Sadie si è allontanata da casa dopo il brutale omicidio irrisolto della sorella Mattie, tredici anni, parte alla volta di Cold Creek, Colorado, per cercare di saperne di più .Sadie non ha idea che la sua storia stia per diventare il soggetto di un podcast di successo seguito da una costa all’altra degli Stati Uniti. Tutto ciò che vuole è vendetta: armata di un coltello a serramanico e del suo lacerante dolore, Sadie colleziona una serie di confusi indizi che seguono le tracce dell’uomo che è convinta abbia ucciso la sorella.Mentre West ricostruisce il viaggio di Sadie, ritrovandosi sempre più coinvolto dalla storia della ragazza e ossessionato dal pensiero di ritrovarla, un mistero inquietante comincia a prendere forma e a svelarsi. Riuscirà West a ricomporre il puzzle della verità prima che per Sadie sia troppo tardi? Alternando le puntate del podcast alla lucida voce di Sadie, che racconta in prima persona la sua caccia all’uomo, Courtney Summers ci regala una storia struggente che resta sulla pelle ben oltre la sua ultima pagina.

RECENSIONE
"Una storia che come tante inizia con la morte di una ragazza"

Io non so ancora che dire su questo incredibile romanzo che mi sconvolto e distrutto in mille pezzettini, lasciandomi a bocca aperta e svuotata. Ho scoperto Sadie l'anno scorso grazie ad alcune pagine instagram americane e mi sono innamorata della copertina, che penso sia davvero una delle più belle che ho visto negli ultimi anni e, dopo averlo letto posso riconfermare la sua perfezione. Premetto che non sapevo assolutamente nulla sulla trama, se non il fatto che fosse uno Ya mistery, genere letterario a cui mi sono avvicinata da poco e che mi sta piacendo moltissimo. Lo avevo messo subito in wish list praticamente a scatola chiusa e quando qualche mese fa ho scoperto che la Rizzoli lo avrebbe portato in Italia, per lo più con la stessa cover, ho fatto i salti di gioia. Appena mi è arrivata la copia mi sono subito messa a leggerlo perché dovevo sapere di cosa parlasse, avevo bisogno di capire come mai tutti erano rimasti ammaliati dallo stile della Summers e questo mi ha portato a divorarlo in meno di 24 ore. 

Incredibile, terribile e geniale: queste sono le prime tre parole che mi vengono di getto per esprimere la mia opinione. Un libro che si merita 5 stelle piene e che rientrerà nei preferiti di quest'anno. Vi metto in guardia però perché le tematiche di cui la Summers ci parla non sono una passeggiata, anche se raccontate con uno stile super fluido e accattivante. Credo che questa sia quel genere di storia che devono leggere tutti, indipendentemente se siete fan dei thriller oppure no, non importa nemmeno se siete ragazzi o adulti, Sadie è uno Ya solo perché la protagonista è una giovane diciannovenne, ma la storia va oltre. Quando un romanzo è buono lo si dice a prescindere dal genere e e questo lo è, anzi  pere me ha un impatto sullo stile di La Ragazza del Treno per intenderci. 

Mentre vi scrivo questa recensione sento che mi mancano le parole giuste per parlarne come meriterebbe, proprio perché si deve leggere il romanzo nella sua completezza per riuscire a capire veramente cosa voglio dire e temo che anche dicendo solo qualche parola sulla trama rischio di rovinarvi la lettura svelando troppo. Non è un racconto semplice da digerire; ci sono tante tematiche forti, sofferte e violenza così attuali che non possono essere ignorate, ma sopratutto l'autrice riesce a renderle in modo magistrale, con realismo ma delicatezza, scavando a fondo nelle vicende, ma lasciando allo stesso tempo degli elementi sfumati nella nostra mente, perché il lettore vuole sapere, vuole scoprire ogni mistero, ma allo stesso tempo preferirebbe non conoscere veramente cosa è accaduto alle povere ragazze protagoniste. 

Sadie è un'opera che si legge tutta di un fiato, che ti imprigiona nelle pagine cariche di tensione e mistero, in questa grande indagine dai tratti un po' cinematografici narrata con uno stile unico: la scrittrice sceglie di alternare capitoli in prima persona in cui la ragazza ci racconta la sua vicenda, a capitoli che sono trascrizioni di registrazioni per una nuova serie di podcast tenuta da un famoso radiofonico, che si trova a indagare sulla scomparsa di una ragazza e sul precedente omicidio della sua sorellina. L'uso di queste due linee temporali, quello di Sadie e quello di West McCray, è una scelta geniale e che rende la storia più intensa e più carica di adrenalina, permettendoci di scoprire a piccoli pezzi una verità struggente e sconvolgente. 
Sadie mi ha preso totalmente alla sprovvista, non mi aspettavo che la storia trattasse determinati temi e sopratutto non mi aspettavo un finale così, ma ho apprezzato ogni scelta, quindi leggete questo libro perchè non ve ne pentirete.

VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️