Buongiorno lettori. Oggi vi parlo di un libro il cui adattamento cinematografico uscirà proprio domani sulle varie piattaforme digitali. Si tratta ovviamente di Il Sole è anche una Stella di Nicola Yoon edito Sperling & Kupfer, che ringrazio tantissimo per avermi omaggiato di una copia del romanzo.
Titolo: Il Sole è anche una Stella
Autrice: Nicola Yoon
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Young Adult romance
Pagine: 335
Prezzo: 17,90
TRAMA
Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Sua madre dice che le cose succedono per una ragione. Ma Natasha è diversa. Crede piuttosto nella scienza e nella relazione causa-effetto. Ogni azione conduce necessariamente a un'altra e così via. Sono le azioni di ognuno a determinare il destino. Per intenderci, non è il tipo di ragazza che incontra un ragazzo carino in un polveroso negozio di dischi a New York e s'innamora di lui. Eppure è quel che accade, proprio a dodici ore dall'essere rimpatriata in Giamaica insieme alla sua famiglia. Lui si chiama Daniel. È il figlio perfetto, studente modello e sempre all'altezza delle molte aspettative dei genitori. Quando è con Natasha, però, tutto è diverso. Qualcosa in lei gli suggerisce che il destino abbia in serbo un che di speciale - per entrambi. Ed è come se ogni momento della loro vita li avesse preparati solo per vivere questo meraviglioso, singolo istante.
RECENSIONE
Sapete quanto io ami gli Young Adult in tutte le sue sfumature ma oggi è davvero difficile trovarne uno che non sia un realtà uno New Adult sotto mentite spoglie ( vedi romanzi stile After, Paper Princess ecc.) oppure che non abbia protagonisti che essenzialmente lasciano poco al lettore, poiché costruiti superficialmente o troppo simili ad altri. Ebbene Il Sole è anche una stella è proprio quello che cercavo: uno Ya vero, puro, di quelli super teneri ma anche realistici, un libro capace di distinguersi dalla massa di romance per qualche caratteristica unica nello stile e nella scelta di parlare anche di temi più forti e complicati, donando emozioni e insegnamenti.
E' un romanzo che ci parla di amore, uno di quelli stile insta-love che però non dispiace per nulla al lettore poiché è costruito bene e è a tratti uno slow burn visto che non è un sentimento statico e irrealistico come spesso accade nei romanzi, anzi Nicola Yoon lo rende in modo sublime proprio perché da un lato abbiamo un protagonista maschile che credo nel grande sentimento, nei gesti romantici e nell'anima gemella, mentre dall'altro abbiamo un ragazza a tratti cinica che ha fiducia solo nella scienza, nel razionale, non crede al destino o all'amore, ma solo al determinismo.
Daniel, il secondogenito nato a New York da una famiglia coreana, è il classico studente modello, considerato però sempre inferiore al fratello maggiore. Responsabile e in apparenza con la testa sulle spalle, in realtà è un animo sensibile che sogna di diventare un poeta, anche se la famiglia lo vuole medico ed è per questo che deve andare fare il colloquio di ammissione all'università.
Natasha, figlia maggiore di una famiglia giamaicana che si è trasferita in modo clandestino negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore e per realizzare il sogno del padre di diventare attore, amante della scienza e della fisica, si ritrova da un momento all'altro a perdere tutto ed ha solo 24 ore per trovare una soluzione altrimenti sarà espulsa dallo stato. Una giornata, due ragazzi diversi che si incontrano per destino, dodici ore per trovare una soluzione alla situazione già disastrosa e persa in partenza, un giorno per conoscere l'intrepida ragazza con le cuffie e convincerla dell'esistenza dell'amore, con tutti i mezzi, anche facendo affidamento al famoso esperimento scientifico delle 36 domande.
L'autrice ci fa sognare nel vero colpo di fulmine delle favole, un amore puro tra ragazzi ma che sembra andare contro tutto e tutti, legati dal fato a innamorarsi ma costretti a non stare insieme perchè hanno le ore contate. Accanto a tematiche care agli adolescenti come il primo amore, la famiglia,l'accettazione, si trattano temi universali come l'immigrazione, il razzismo, la religione, le coincidenze, la speranza e i sogni.
Il romanzo era come me lo aspettavo ma allo stesso tempo diverso, non credevo si sviluppasse tutto unicamente nell'arco di una giornata e pensavo invece che si sarebbe concentrato di più sul tema della lontananza. Inoltre, dalla trama credevo potesse essere una letture più pesante, invece mi ha sorpreso proprio per la semplicità nello stile e nel parlare di tante cose non semplici. Nicola Yoon ha uno stile molto particolare che mi piace moltissimo e avevo già potuto apprezzare in Noi siamo Tutto; sono capitoli brevi, semplici, ma ricchi di riflessioni quasi filosofiche che si uniscono all'azione vera e propria, in un alternarsi di vari punti di vista, quelli dei due protagonisti ma anche brevemente quelli di personaggi secondari.
E qui nasce uno dei temi centrali del romanzo, quello del destino, di una forza superiore, che sia divina oppure semplicemente legata a una visone meccanicistica dell'universo: in realtà anche tutto ciò che è secondario e in apparenza inutile svolge un ruolo essenziale perchè nulla accade veramente per caso, tutto è in qualche modo collegato in un grande intreccio di fili, un evento casuale provoca effetti anche dove non ci aspetteremo, influenzando in qualche modo la vita di qualcun'altro. Idea che viene appunto sviluppata con l'inserimento di brevi digressioni nel passato o nel futuro di persone appartenenti alle famiglie dei due protagonisti oppure di figure che hanno semplicemente sfiorato durante questa giornata che cambierà la loro vita.
E' un romanzo che ci parla di amore, uno di quelli stile insta-love che però non dispiace per nulla al lettore poiché è costruito bene e è a tratti uno slow burn visto che non è un sentimento statico e irrealistico come spesso accade nei romanzi, anzi Nicola Yoon lo rende in modo sublime proprio perché da un lato abbiamo un protagonista maschile che credo nel grande sentimento, nei gesti romantici e nell'anima gemella, mentre dall'altro abbiamo un ragazza a tratti cinica che ha fiducia solo nella scienza, nel razionale, non crede al destino o all'amore, ma solo al determinismo.
Daniel, il secondogenito nato a New York da una famiglia coreana, è il classico studente modello, considerato però sempre inferiore al fratello maggiore. Responsabile e in apparenza con la testa sulle spalle, in realtà è un animo sensibile che sogna di diventare un poeta, anche se la famiglia lo vuole medico ed è per questo che deve andare fare il colloquio di ammissione all'università.
Natasha, figlia maggiore di una famiglia giamaicana che si è trasferita in modo clandestino negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore e per realizzare il sogno del padre di diventare attore, amante della scienza e della fisica, si ritrova da un momento all'altro a perdere tutto ed ha solo 24 ore per trovare una soluzione altrimenti sarà espulsa dallo stato. Una giornata, due ragazzi diversi che si incontrano per destino, dodici ore per trovare una soluzione alla situazione già disastrosa e persa in partenza, un giorno per conoscere l'intrepida ragazza con le cuffie e convincerla dell'esistenza dell'amore, con tutti i mezzi, anche facendo affidamento al famoso esperimento scientifico delle 36 domande.
L'autrice ci fa sognare nel vero colpo di fulmine delle favole, un amore puro tra ragazzi ma che sembra andare contro tutto e tutti, legati dal fato a innamorarsi ma costretti a non stare insieme perchè hanno le ore contate. Accanto a tematiche care agli adolescenti come il primo amore, la famiglia,l'accettazione, si trattano temi universali come l'immigrazione, il razzismo, la religione, le coincidenze, la speranza e i sogni.
"C'è un espressione giapponese che mi piace: koi no yokan.
Più che un colpo di fulmine vero e proprio, descrive un colpo di fulmine a scoppio ritardato.
La sensazione che provi quando incontri la persona di cui finirai per innamorarti."
Il romanzo era come me lo aspettavo ma allo stesso tempo diverso, non credevo si sviluppasse tutto unicamente nell'arco di una giornata e pensavo invece che si sarebbe concentrato di più sul tema della lontananza. Inoltre, dalla trama credevo potesse essere una letture più pesante, invece mi ha sorpreso proprio per la semplicità nello stile e nel parlare di tante cose non semplici. Nicola Yoon ha uno stile molto particolare che mi piace moltissimo e avevo già potuto apprezzare in Noi siamo Tutto; sono capitoli brevi, semplici, ma ricchi di riflessioni quasi filosofiche che si uniscono all'azione vera e propria, in un alternarsi di vari punti di vista, quelli dei due protagonisti ma anche brevemente quelli di personaggi secondari.
E qui nasce uno dei temi centrali del romanzo, quello del destino, di una forza superiore, che sia divina oppure semplicemente legata a una visone meccanicistica dell'universo: in realtà anche tutto ciò che è secondario e in apparenza inutile svolge un ruolo essenziale perchè nulla accade veramente per caso, tutto è in qualche modo collegato in un grande intreccio di fili, un evento casuale provoca effetti anche dove non ci aspetteremo, influenzando in qualche modo la vita di qualcun'altro. Idea che viene appunto sviluppata con l'inserimento di brevi digressioni nel passato o nel futuro di persone appartenenti alle famiglie dei due protagonisti oppure di figure che hanno semplicemente sfiorato durante questa giornata che cambierà la loro vita.
Ora non mi resta che vedere il film che uscirà domani sulle varie piattaforme online.
VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.75
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