Buongiorno readers. Nuova recensione per la mia tappa del Review Tour stargato Mondadori, ma questa volta non è un romance; parliamo di Crescent City il grande ritorno di Sarah J. Maas. Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato di una copia del libro.
Titolo: Crescent City- La casa di terra e sangue
Autrice: Sarah J. Maas
Serie:Crescent City #1
Casa editrice: Mondadori
Genere: NA Urban Fantasy
Pagine: 708
Prezzo: 19,90
TRAMA
Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de "La casa di terra e sangue", il primo romanzo di questa serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola romanticismo e suspense.
RECENSIONE
Questa era una delle uscite che attendevo con più ansia e non sono rimasta delusa. Tutti sanno quanto ami Sarah J Maas, nonostante non sia un’autrice perfetta, è entrata nella lista delle mie scrittrici preferite poiché non riesco a fare a meno di amarla per il suo perfetto mix di Fantasy e Romance, azione, colpi di scena e quel pizzico di trash che fa fangirlare. Questo romanzo è un New Adult ossia si rivolge a un pubblico leggermente più adulto del suo solito per la presenza di alcune scene hot, alcuni argomenti delicati e per il linguaggio usato, ma devo ammettere che in realtà potrebbe passare anche come uno YA un po' più saporito perché non c'è così tanta differenza da renderlo solo per adulti.
In giro per il web troverete tanti pareri contrastanti, c'è chi l'ha odiato e chi l'ha amato, la Maas è un po' il mio punto debole quindi ho amato Crescent City esattamente quanto mi aspettavo, l'ho anche preferito a La Nona Casa della Bardugo, altra uscita molto simile per cui il paragone è d'obbligo. Nonostante l'opinione positiva, sono consapevole di alcuni suoi difetti, essenzialmente riconducibili al numero eccessivo di pagine e alla confusione nella caratterizzazione del complesso Worldbuilding. L’inizio è abbastanza in media res per cui dobbiamo abituarci piano piano al nuovo contesto tramite le poche informazioni che di volta in volta l’autrice ci dà su questo mondo diviso in una serie di "case" ognuna con all'interno delle "razze" di creature soprannaturali. Vi assicuro però che La casa di Terra e Sangue merita un posto nella vostra libreria e superato lo scoglio iniziale vi innamorerete.
L’altra pecca è che un bel mattoncino di 700 pagine e si sarebbe potuto svolgere tutto benissimo in 500, questa mole aggiunta al fatto che in questi giorni sono già rallentata di mio nella lettura, sono i motivi per cui ci ho messo una settimana a terminarlo, tuttavia, ho adorato davvero questo viaggio e credo rientrerò nella mia top letture del 2020. Ma ora passiamo a parlare di tutte le cose davvero bellissime di questo romanzo. La prima parte è molto interessante, cala un pochino l'attenzione al centro quando la vicenda diventa un po' "routitudinaria", ma appena iniziamo a collegare i pezzi di questa intricata trama e si sviluppano i retroscena e le varie relazioni tra i personaggi, il romanzo diventa avvincente. Le ultime 200 pagine sono perfette, scritte benissimo, trasmettono un’ansia continua, l’adrenalina vi farà scalpitare per conoscere le sorti di tutti personaggi e vi emozionerete in continuazione; vi dico che io ho addirittura pianto in due punti, cioè rendiamoci conto visto che era tantissimo che una storia non mi prendeva così tanto e non mi stavo commuovendo più per nessun fantasy.
Come descrivere questo libro? È un po' un mix tra le due saghe precedenti della Maas, lo stile della Clare, l’idea di fantasy thriller della Nona Casa e i siparietti Romance divertenti alla Armentrout. Insomma ci sono tutte le carte in tavola per una lettura super interessante, sopratutto se avete amato i romanzi che vi ho citato. A differenza di Acotar e ToG, Crescent City è un urban Fantasy, ossia ambientato in una città “immaginaria” ma che si trova in un contesto moderno, quindi accanto alla tecnologia, ai locali e alla vita quotidiana che potrebbe essere la nostra, troviamo componenti fantasy, prime fra tutte le tantissime creature soprannaturali che conosceremo: dai Fae ai Vampiri, dagli angeli caduti ai folletti, dai demoni alle chimere. L'opera è definita come un fantasy dalle vene di mystery/thriller poiché ci ritroviamo a investigare su alcune morti sospette, sulla scomparsa di un oggetto sacro e su una grande minaccia che incombe su Crescent city, omicidi che sembrano in qualche modo collegati a quel tragico evento che ha segnato la vita di Bryce per sempre.
Uno dei punti di forza della Maas sono appunto i personaggi che crea, è impossibile non innamorarsi di loro e apprezzare la loro crescita. Bryce è una badass, che nasconde una grande intelligenza e un'anima coraggiosa dietro la facciata da ragazza mondana che vuole solo divertirsi. Sa combattere, è testarda, sarcastica, compassionevole, passionale, leale, ama la danza e le opere d'arte. E' per metà umana e per metà Fae, non è molto ben vita dalla società e non stata accolta bene dal padre fatato. Hunt Athlar è lo spietato guerriero che si era ribellato con gli altri angeli caduti per una buona causa e per amore ed ora lavora quasi come un sicario, schiavo del governatore della città e pronto ad uccidere i nemici del governo con il suo potere unico.
Molto interessante è anche Danika, la coraggiosa licantropa migliore amica di Bryce, una delle giovani più potenti del regno, che si butta nel pericolo per proteggere i deboli. Degno di nota anche Ruhn, il fratellastro Fae della protagonista, di cui adorerete leggere il pov e poi personaggi secondari come i due aiutanti non umani Lehabah e Syrinx che vi scioglieranno il cuore. Da questo punto di vista la Maas non ci fa mancare nulla.
C’è anche una grande vena di romance con una ship degna delle precedenti dell'autrice, un hate to love, slowburn della tipologia roomate perché la relazione tra protagonisti si sviluppa a piccoli passi: non parte proprio benissimo, i due non sono contenti del dover passare tutto questo tempo insieme e sopratutto Bryce non è molto collaborativa e si diverte a stuzzicare in continuazione l’angelo, costretto a farle da guardia del corpo, partner nell’indagine ed anche suo compagno di appartamento. Da colleghi forzati, i due diventano grandi amici e poi i sentimenti sfociano in un qualcosa di più, quando finalmente entrambi riescono ad abbattere i muri che avevano messo tra loro e il mondo, scegliendo di non affezionarsi a nulla. Ma l'ombra della morte e la festaiola mezzonsangue sono molto più simili di quanto pensano, entrambi feriti dal passato, entrambi coraggiosi e testardi fino alla fine, due parti della stessa medaglia.
Le frecciatine, la chimica stellare, le scenette di vita quotidiana sul divano, ma anche le missioni in incognita per la città, insomma le scene di Bryce e Hunt sono spettacolari e molto divertenti. La trama non è per niente scontata, ci sono numerosi colpi di scena e il giusto equilibrio tra azioni e descrizioni. Per essere 700 lo stile della Maas è piuttosto scorrevole, una volta che ci si riabitua al suo modo di scrivere e i capitoli sono più brevi rispetto a Tog. Numerose anche le tematiche trattate: la famiglia per sangue e quella che si sceglie, l'amicizia vera, i pregiudizi, la ribellione, il lutto, gli eccessi, la rinascita dalle ceneri. Insomma io ho amato questo romanzo e non vedo l'ora di continuare la saga.
In giro per il web troverete tanti pareri contrastanti, c'è chi l'ha odiato e chi l'ha amato, la Maas è un po' il mio punto debole quindi ho amato Crescent City esattamente quanto mi aspettavo, l'ho anche preferito a La Nona Casa della Bardugo, altra uscita molto simile per cui il paragone è d'obbligo. Nonostante l'opinione positiva, sono consapevole di alcuni suoi difetti, essenzialmente riconducibili al numero eccessivo di pagine e alla confusione nella caratterizzazione del complesso Worldbuilding. L’inizio è abbastanza in media res per cui dobbiamo abituarci piano piano al nuovo contesto tramite le poche informazioni che di volta in volta l’autrice ci dà su questo mondo diviso in una serie di "case" ognuna con all'interno delle "razze" di creature soprannaturali. Vi assicuro però che La casa di Terra e Sangue merita un posto nella vostra libreria e superato lo scoglio iniziale vi innamorerete.
L’altra pecca è che un bel mattoncino di 700 pagine e si sarebbe potuto svolgere tutto benissimo in 500, questa mole aggiunta al fatto che in questi giorni sono già rallentata di mio nella lettura, sono i motivi per cui ci ho messo una settimana a terminarlo, tuttavia, ho adorato davvero questo viaggio e credo rientrerò nella mia top letture del 2020. Ma ora passiamo a parlare di tutte le cose davvero bellissime di questo romanzo. La prima parte è molto interessante, cala un pochino l'attenzione al centro quando la vicenda diventa un po' "routitudinaria", ma appena iniziamo a collegare i pezzi di questa intricata trama e si sviluppano i retroscena e le varie relazioni tra i personaggi, il romanzo diventa avvincente. Le ultime 200 pagine sono perfette, scritte benissimo, trasmettono un’ansia continua, l’adrenalina vi farà scalpitare per conoscere le sorti di tutti personaggi e vi emozionerete in continuazione; vi dico che io ho addirittura pianto in due punti, cioè rendiamoci conto visto che era tantissimo che una storia non mi prendeva così tanto e non mi stavo commuovendo più per nessun fantasy.
Come descrivere questo libro? È un po' un mix tra le due saghe precedenti della Maas, lo stile della Clare, l’idea di fantasy thriller della Nona Casa e i siparietti Romance divertenti alla Armentrout. Insomma ci sono tutte le carte in tavola per una lettura super interessante, sopratutto se avete amato i romanzi che vi ho citato. A differenza di Acotar e ToG, Crescent City è un urban Fantasy, ossia ambientato in una città “immaginaria” ma che si trova in un contesto moderno, quindi accanto alla tecnologia, ai locali e alla vita quotidiana che potrebbe essere la nostra, troviamo componenti fantasy, prime fra tutte le tantissime creature soprannaturali che conosceremo: dai Fae ai Vampiri, dagli angeli caduti ai folletti, dai demoni alle chimere. L'opera è definita come un fantasy dalle vene di mystery/thriller poiché ci ritroviamo a investigare su alcune morti sospette, sulla scomparsa di un oggetto sacro e su una grande minaccia che incombe su Crescent city, omicidi che sembrano in qualche modo collegati a quel tragico evento che ha segnato la vita di Bryce per sempre.
Uno dei punti di forza della Maas sono appunto i personaggi che crea, è impossibile non innamorarsi di loro e apprezzare la loro crescita. Bryce è una badass, che nasconde una grande intelligenza e un'anima coraggiosa dietro la facciata da ragazza mondana che vuole solo divertirsi. Sa combattere, è testarda, sarcastica, compassionevole, passionale, leale, ama la danza e le opere d'arte. E' per metà umana e per metà Fae, non è molto ben vita dalla società e non stata accolta bene dal padre fatato. Hunt Athlar è lo spietato guerriero che si era ribellato con gli altri angeli caduti per una buona causa e per amore ed ora lavora quasi come un sicario, schiavo del governatore della città e pronto ad uccidere i nemici del governo con il suo potere unico.
Molto interessante è anche Danika, la coraggiosa licantropa migliore amica di Bryce, una delle giovani più potenti del regno, che si butta nel pericolo per proteggere i deboli. Degno di nota anche Ruhn, il fratellastro Fae della protagonista, di cui adorerete leggere il pov e poi personaggi secondari come i due aiutanti non umani Lehabah e Syrinx che vi scioglieranno il cuore. Da questo punto di vista la Maas non ci fa mancare nulla.
C’è anche una grande vena di romance con una ship degna delle precedenti dell'autrice, un hate to love, slowburn della tipologia roomate perché la relazione tra protagonisti si sviluppa a piccoli passi: non parte proprio benissimo, i due non sono contenti del dover passare tutto questo tempo insieme e sopratutto Bryce non è molto collaborativa e si diverte a stuzzicare in continuazione l’angelo, costretto a farle da guardia del corpo, partner nell’indagine ed anche suo compagno di appartamento. Da colleghi forzati, i due diventano grandi amici e poi i sentimenti sfociano in un qualcosa di più, quando finalmente entrambi riescono ad abbattere i muri che avevano messo tra loro e il mondo, scegliendo di non affezionarsi a nulla. Ma l'ombra della morte e la festaiola mezzonsangue sono molto più simili di quanto pensano, entrambi feriti dal passato, entrambi coraggiosi e testardi fino alla fine, due parti della stessa medaglia.
Le frecciatine, la chimica stellare, le scenette di vita quotidiana sul divano, ma anche le missioni in incognita per la città, insomma le scene di Bryce e Hunt sono spettacolari e molto divertenti. La trama non è per niente scontata, ci sono numerosi colpi di scena e il giusto equilibrio tra azioni e descrizioni. Per essere 700 lo stile della Maas è piuttosto scorrevole, una volta che ci si riabitua al suo modo di scrivere e i capitoli sono più brevi rispetto a Tog. Numerose anche le tematiche trattate: la famiglia per sangue e quella che si sceglie, l'amicizia vera, i pregiudizi, la ribellione, il lutto, gli eccessi, la rinascita dalle ceneri. Insomma io ho amato questo romanzo e non vedo l'ora di continuare la saga.
VOTO
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