Titolo: Dolci e disatri
Autrice: Daniela Saviozzi
Casa Editrice: Autopubblicato
Genere: Chick Lit
Pagine: 388
Prezzo: 10,99
TRAMAAlessia, giovane pasticciera pisana dalle grandi aspirazioni, odia solo due cose al mondo: gli uomini e gli aristocratici. Mossa da un sacrosanto spirito di conservazione emotiva, li evita come la peste, fatta eccezione per l’amico del cuore e il saggio del quartiere.Ma la vita si diverte a mischiare le carte, e Alessia dovrà fare un’eccezione se non vorrà perdere l’occasione di rivalsa più importante della sua vita. Certo, sarebbe tutto più semplice se non ci fossero i fratelli McManaman a disturbare i suoi progetti di odio totale. Complici momenti imbarazzanti ed esilaranti, Alessia dovrà fare i conti con le proprie paure e desideri. Perchè anche l’amore ha la sua ricetta: servono tanti ingredienti diversi per un risultato perfetto. O per un perfetto disastro?
RECENSIONE
La prima cosa che mi ha attirato è stata ovviamente questa copertina cute e direi che il titolo è super azzeccato per descrivere il romanzo. Quello che troverete è, infatti, un storia che ruota intorno ai dolci e alle figuracce delle protagonista. Alessia è una giovane donna con due grandi passioni, il tennis e la pasticceria, ed è così che ha deciso di dedicarsi alle torte a tempo pieno, aprendo una piccola pasticceria, che gestisce con cura insieme a sua madre. Sicuramente una delle cose di punta del romanzo è proprio questo clima di zuccheri, ogni volta che viene descritta la ragazza alle prese con una delle sue ricette, vi verrà l’acquolina e vorrete andare a comprare qualche cupcake da divorare durante la lettura. Il secondo elemento centrale e’ l’insieme di figuracce e scenette dal tono di “mai una gioia” che già dalle prime pagine si susseguono.
È una commedia romantica ambientata a Pisa, città descritta con molti dettagli e molto amore dall’autrice ed è quel tipo di testo che unisce realismo a momenti di comicità da film. La protagonista è una donna testarda, a suo modo coraggiosa, ma anche estremamente goffa e forse un po’ troppo orgogliosa; tutta la sua vita si svolge tra casa e lavoro, non ha un gran rapporto con il mondo maschile, anzi non ha un minimo di fiducia nell’amore, colpa sopratutto dell’abbandono del padre di origini aristocratiche che ha deciso di tornarsene in Inghilterra e lasciarla quando era ancora una bambina. Questa cosa ha segnato l’atteggiamento di Alessia verso gli uomini e sopratutto verso le persone di più alto rango, quindi la sua vita e i suoi sentimenti si complicheranno parecchio quando il suo cammino si incrocerà con quello di due fratelli ricchi e affascinanti, sopratutto uno dei due sembra essere proprio il prototipo di tutto ciò che odia, un uomo enigmatico e arrogante che in qualche modo però tra un battibecco e l’altro riesce a smuovere la corazza della pasticcera.
Il romanzo ha potenziale, è una lettura leggera, tuttavia, non è riuscito a soddisfarmi a pieno poiché ho trovato lo stile spesso troppo descrittivo e ridondante, sopratutto per un romanzo rosa ironico, cosa che accanto ad alcuni refusi mi ha rallentato la lettura.
È una commedia romantica ambientata a Pisa, città descritta con molti dettagli e molto amore dall’autrice ed è quel tipo di testo che unisce realismo a momenti di comicità da film. La protagonista è una donna testarda, a suo modo coraggiosa, ma anche estremamente goffa e forse un po’ troppo orgogliosa; tutta la sua vita si svolge tra casa e lavoro, non ha un gran rapporto con il mondo maschile, anzi non ha un minimo di fiducia nell’amore, colpa sopratutto dell’abbandono del padre di origini aristocratiche che ha deciso di tornarsene in Inghilterra e lasciarla quando era ancora una bambina. Questa cosa ha segnato l’atteggiamento di Alessia verso gli uomini e sopratutto verso le persone di più alto rango, quindi la sua vita e i suoi sentimenti si complicheranno parecchio quando il suo cammino si incrocerà con quello di due fratelli ricchi e affascinanti, sopratutto uno dei due sembra essere proprio il prototipo di tutto ciò che odia, un uomo enigmatico e arrogante che in qualche modo però tra un battibecco e l’altro riesce a smuovere la corazza della pasticcera.
Il romanzo ha potenziale, è una lettura leggera, tuttavia, non è riuscito a soddisfarmi a pieno poiché ho trovato lo stile spesso troppo descrittivo e ridondante, sopratutto per un romanzo rosa ironico, cosa che accanto ad alcuni refusi mi ha rallentato la lettura.
VOTO
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