Buongiorno miei amati lettori. Oggi vi parla di lui, uno dei sequel che abbiamo più atteso in Italia e che, dobbiamo dirlo, ci ha fatto un po' pazientare e scalpitare, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e l'attesa ne è super valsa la pena. Di cosa sto parlando? Ovviamente di The Winner's Crime - la vendetta di Marie Rutkoski ed edito dalla Leggereditore che ringrazio infinitamente per avermi omaggiato di una copia. Una serie che vi conquisterà per prima cosa grazie alle copertine meravigliose, ma oltre a ciò si presenta come un piccolo gioiellino. Vi ricordo che si tratta di un seguito, quindi se non avete letto il primo volume potreste trovare degli spoiler.
Titolo:The Winner's Crime - la vendetta
Autrice: Marie Rutkoski
Casa editrice: Leggereditore
Serie: The Winner's Curse #2
Genere: Ya Fantasy, distopico
Pagine: 304
Prezzo: 14,90
TRAMA
Un matrimonio reale è il sogno di ogni ragazza: sfarzo, festeggiamenti e balli fino all'alba. Ma non per la bella Kestrel, per la quale invece le nozze ormai prossime con il principe Verex rappresentano una gabbia che non le lascia via di scampo. Con l'avvicinarsi del matrimonio, vorrebbe ardentemente raccontare all'amato Arin la verità sul suo fidanzamento, se solo potesse contare su di lui... Ma di chi può ancora fidarsi, se non può credere neanche più a sé stessa? Spia in incognito alla corte imperiale, Kestrel è diventata una professionista dell'inganno: vive nella menzogna, per trasmettere informazioni agli herrani, il popolo che dovrebbe considerare suo nemico, ed è finalmente vicina a scoprire un terribile segreto. Nel frattempo Arin, che da semplice schiavo è diventato governatore di Herran, arruola alleati per allontanare dal suo Paese un pericoloso nemico ed è attanagliato dal sospetto che Kestrel sappia molto più di quanto dica, e che menta... La verità, però, può fare più male delle menzogne, e quando verrà a galla, Kestrel e Arin dovranno fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte.
RECENSIONE
Ho iniziato questo libro ricordandomi relativamente poco del primo volume, se non al livello generico la trama, il fatto che lo avessi divorato in circa due giorni e che la protagonista mi aveva colpito per la sua astuzia e genialità mai sopravvalutata, cosa non facile da trovare ultimamente nei fantasy. Naturalmente è bastato leggere solo qualche capitolo per ri-inserirmi a pieno nelle vicende della storia e ritrovare tutto il coinvolgimento emotivo che mi aveva attirato nel primo romanzo e che mi aveva lasciato a bocca aperta sul finale inaspettato. Ebbene, posso dire di aver trovato questo secondo volume ancora più bello del primo, anche se le gioie per la coppia sono quasi inesistenti e il nostro cuoricino viene messo a dura prova, sopratutto con un finale cliffhanger che è assolutamente terribile e doloroso. Perchè gli autori ci devono torturare così e farci stare in ansia sul più bello? Io intanto vi ho avvertiti, speriamo bene per il loro futuro, ma sopratutto incrociamo le dita per avere presto la pubblicazione del terzo e conclusivo libro della trilogia in Italia.
The Winner's Curse è considerato un fantasy, anche se non ha nulla di soprannaturale o comunque che lo possa rimandare subito a questa categoria letteraria; secondo me è più da ritenersi come un distopico dall'ambientazione simile a quella della civiltà romana ai tempi delle conquiste territoriali del grande impero, in cui si dà grande spazio a protagonisti badass e super intelligenti, che cercano di manovrare il destino dei loro popoli, seguendo strategie complesse e pericolose, come in una partita di scacchi o meglio il gioco che l'autrice chiama "mordi e fuggi". Molto forte è anche l'elemento amoroso, rappresentato dal sentimento impossibile e combattuto che unisce i due protagonisti così distanti, ma allo stesso tempo così simili, due nuovi Romeo e Giulietta che si trovano a far parte di schieramenti rivali, popolazioni che non potranno mai vivere pacificamente, sopratutto in seguito ai nuovi sconvolgimenti politici e sociali che tramite segreti e sotterfugi, stanno distruggendo il nuovo e precario equilibrio.
Il worldbuilding geografico e politico che la scrittrice ha creato viene maggiormente approfondito in questo secondo libro, poichè questa volta ci si concentra molto di più sull'azione politica/militare, sulle alleanze segrete e sugli intrighi di corte. La cosa viene agevolata anche dal fatto che ci troviamo a seguire due punti di vista differenti, quello di Kestrel e quello di Arin, personaggi, che per gran parte dell'opera si trovano ad agire separati sia a livello di ambientazione sia a livello di decisioni tattiche. Questo sviluppo nella trama ci era stato già premesso a termine del La maledizione, nella quale scopriamo che la ragazza, per poter salvare la popolazione sottomessa all'impero che si era ribellata con a capo proprio il suo amato schiavo, Arin, ha deciso di rivolgersi direttamente all'imperatore, il quale contro le più probabili aspettative, accetta l'idea della figlia del generale: il regno diventerà sarà risparmiato da una sanguinaria repressione, diventando in gran parte autonomo al dominio imperiale, ma mantenendo una sua sottomissione per numerose questioni, come il pagamento di tributi. In cambio Kestrel, oltre a diventare ambasciatrice per la città nella quale era cresciuta, dovrà sposare l'erede al trono, per la gioia anche del valoroso padre.
Nessuno però, nemmeno lo stesso ribelle sa il vero motivo per cui la giovane se ne è andata, tornando con un trattato che da un lato gli donava per cui aveva tanto lottato, dall'altro gli rapiva e distruggeva il cuore, che debolmente si era innamorato della coraggiosa principessa guerriera. Tutto il romanzo è intriso di struggimenti, incomprensioni, verità tenute nascoste nel nome di un bene più alto, tessere di un puzzle che piano piano cerca di essere ricostruito. Kestrel è una protagonista con i fiocchi, una stratega intelligente tanto da provare a tenere testo allo stesso imperatore, una spia che sacrifica ogni cosa per cercare di salvare chi ama; è una giovane che rinuncia a tutto e che soffre per le sue scelte, perennemente combattuta tra due fuochi, quello della sua educazione e del suo amore per il padre e quello, invece, che ha aperto gli occhi grazie all'amore, cogliendo l'ingiustizia, il pericolo e le bugie dietro la maestosità della reggia.
Arin con il suo cuore spezzato sarà vittima di vari complotti, cercherà di fare tutto ciò che è in suo potere per proteggere la sua gente, ma non sa più di chi fidarsi, visto che è rimasto deluso persino dalla persona a cui aveva donato il suo cuore. Per tutto il romanzo cercherà di cogliere i dettagli che hanno portato la ragazza ad allontanarsi così, si infurierà, si illuderà che ci siano delle spiegazioni e, quando finalmente riesce a vedere oltre la nube di segreti, cogliendo la verità, rimarrà scottato ancora una volta a causa di ulteriori segreti nati per proteggere qualcuno.
Lo stile di scrittura della Rutkoski è incredibilmente scorrevole, semplice, ma non banale; la trama si fa sempre più intrigante con l'andare avanti delle pagine, cosa che porta il lettore a divorare interi capitolo senza accorgersene e, anche se in alcuni tratti può risultare frustante a causa dei segreti e dei vari colpi di scena che divideranno i due amati protagonisti, non si può fare a meno di voler scoprire quale sarà la loro sorte e il destino dei vari regni.
VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️.5
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