mercoledì 1 luglio 2020

Che cos'è il genere Chick Lit - BLOG TOUR " Otto settimane per cambiare vita"di Beth O'Leary

Buongiorno lettori. Nuova settimana e nuovo bellissimo tour per presentarvi una delle nuove uscite targate Mondadori che ringrazio per avermi fatto organizzare il tour e per avermi inviato una copia di Otto settimane per cambiare vita, il nuovo romanzo di Beth O'Leary che ha conquistato il pubblico straniero. Io non ho resistito e in pochi giorni ho già finito di leggerlo, ma la recensione arriverà settimana prossima. Oggi vi parlo dell'argomento che ho scelto per questo tour, ossia farvi una breve introduzione al genere CHICK LIT/ Commedia romantica. Ma in tanto ecco tutte le informazioni su questa nuova pubblicazione.

Titolo: Otto settimane per cambiare vita
Autrice: Beth O'Leary
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Romance Chick Lit
Pagine: 348
Prezzo: 18,50
TRAMA

Dopo essere andata completamente in tilt durante un'importante presentazione di lavoro, a Leena viene "suggerito" dall'azienda di prendersi due mesi sabbatici. Ha sicuramente bisogno di riposo e decide di rifugiarsi in campagna a casa di nonna Eileen, una donna forte e vivace che vorrebbe tanto trovare un nuovo amore, nonostante l'età. Ma il minuscolo paese dello Yorkshire dove abita non offre un ampio ventaglio di scapoli papabili. È così che a Leena viene un'idea: scambiarsi la casa con la nonna per due mesi. Nonna Eileen può andare a vivere nel suo appartamento di Londra dove ha più possibilità di incontrare un uomo interessante, mentre Leena si ritirerà in campagna. Ma cambiare luogo non sempre equivale a intraprendere avventure elettrizzanti. Leena deve destreggiarsi tra una combriccola di anziani petulanti e le insistenze dell'insegnante della scuola - non male, a dire il vero - mentre nonna Eileen è alle prese con i suoi nuovi giovani coinquilini e gli appuntamenti online...

IL GENERE CHICK LIT

Chick Lit è l'abbreviazione del termine inglese Chicken Literature, ossia letteratura per pollastrelle, nome coniato intorno agli anni 2000 in parte in senso dispregiativo come notiamo  appunto della scelta della parola per riferirsi al genere femminile. Si tratta di una tipologia di romanzi che probabilmente tutti conoscono e che hanno letto almeno una volta nella vita, senza sapere quale fosse la precisa categoria letteraria di riferimento. Io stessa soltanto due anni fa mi sono imbattuta per caso in un'opera di Anna Premoli, una delle capostipiti italiane del chick lit e ho scoperto questo intero filone di romanzi che altro non sono che la versione scritta delle tipiche commedie romantiche uscite al cinema sopratutto tra il 2000 e il 2010.




Se amate film come Ricatto d'Amore, Come farsi lasciare in dieci giorni, La verità è che non gli piaci abbastanza o ancora L'amore non va in vacanza, allora dovete assolutamente leggere i romanzi chick lit perché lo spirito è esattamente lo stesso: unire romanticismo e divertimento, parlando allo stesso tempo di tanti altri argomenti di attualità, sopratutto del mondo rosa. Il Chick lit è quindi una sottocategoria del Romance che nasce già negli anni Novanta con la pubblicazione in America e in Inghilterra di alcuni titoli diventati poi bestseller e campioni di vendite in tutto il mondo. Sono libri che parlano direttamente al pubblico femminile, raccontando la storia di donne moderne, generalmente tra i 25 e i 40 anni alle prese con il lavoro in settori particolari come il giornalismo, la moda, la finanza o l'editoria stessa. 

La loro idea è di mostrare figure a tutto tondo e realistiche, che reagiscono agli alti e ai bassi della vita di tutti i giorni, personaggi che spesso evitano il più possibile le relazioni amorose, concentrate come sono sull'ottenere i successi meritati, ma che poi si ritrovano a dover fare i conti con sentimenti inaspettati e molto contrastanti verso un principe azzurro moderno e non proprio perfetto. Sono romanzi rosa che narrano vicende d'amore e di amicizia, i rapporti con la famiglia e con la carriera lavorativa, le insicurezze e i sogni, il tutto mescolato a una forte dose di disavventure, momenti sfortunati, imbarazzanti con dei veri e propri picchi comici. Insomma la cosa principale che distingue un chick lit da un normale contemporary è che viene utilizzato uno stile di scrittura molto ironico, ricco di battute e frecciatine e che la storia d'amore non è il focus centrale di tutti i capitoli, ma solo uno degli elementi.

Tra i bestseller più famosi troviamo la serie di I Love Shopping di Sophie Kinsella, IL Diavolo veste Prada oppure Il Diario di Bridget Jones, che tutti conoscono almeno dai film ma ci sono anche tante uscite più recenti come quella proprio di cui sto facendo il tour. Come per ogni genere si parte da una base comune e poi ogni autore nel suo scritto analizza una vicenda,  personalizzando i vari cliché e creando un mix originale. Questa originalità è particolarmente evidente in Beth O'Leary, autrice di cui ho letto entrambe le pubblicazioni e sono rimasta molto sorpresa dalle sue scelte narrative non convenzionali e molto meno romance di quanto mi aspettassi. Un letto per due aveva dimostrato la capacità dell'autrice di creare personaggi unici, stravaganti e anche non perfettamente attraenti, figure di cui è impossibile non innamorarsi in una storia realistica, ma anche molto fuori dalle righe fin dalle primissime pagine.

Otto settimane per cambiare vita segue la scia del precedente ma allo stesso tempo è estremamente diverso, quindi ancora una volta la scrittrice ha sorpreso le mie aspettative. Se da un lato seguiamo la storia della tipica Londinese fissata con il lavoro che dopo un crollo emotivo a causa di un elemento del suo passato, si ritrova a trasferirsi momentaneamente in un tipico piccolo paesino inglese dove tutti si conoscono e la soglia di età media è di oltre cinquantanni, dall'altro la vera protagonista è la nonna omonima che si butta nella caotica metropoli alle prese con la ricerca di un amore tramite appuntamenti online e la voglia di fare amicizia con un vicinato chiuso in sé stesso. Insomma un chick lit davvero molto particolare già dalla scelta di mettere in primo piano anche una protagonista settantenne che ha le caratteristiche della tipica figura familiare secondaria per un testo che allo stesso tempo si inserisce nel filone "ragazza di città alle prese con la vita di campagna".

Non vedo l'ora di parlarvene meglio, quindi rimanete aggiornati. Nel banner trovate tutte le altre tappe che potrete leggere questa settimana e vi invito a seguire anche le altre mie amiche blogger.

Fatemi sapere se volete più puntate di questo stile di articoli su generi letterari, 
A presto

Nessun commento:

Posta un commento