giovedì 29 novembre 2018

REVIEW TOUR " QUEST'ANNO NON SCENDO"


Buongiorno lettori. E' con grande piacere che oggi il blog prende parte al review tour di una delle nuove uscite della Sperling and Kupfer, ossia Quest'anno non scendo di Casa Surace. Non sono una grande appassionata del mondo di Youtube e sopratutto dei libri che nascono da lì, ma la trama di questo romanzo mi ha convinto a dargli una possibilità perché conoscendo i divertenti video del gruppo,sapevo che la storia sarebbe riuscita. E, infatti, così è stato.

Titolo: Quest'anno non scendo 
Autore:Casa Surace
Casa editrice: Sperling and Kupfer
Pagine: 290
Uscita: 27 novembre

TRAMA
Antonio Capaccio è un giovane del Sud trapiantato al Nord. Dopo anni da fuorisede, tra università e stage, sta finalmente per raggiungere l'agognato obiettivo di ogni precario: il posto fisso. Ma è un sogno che si realizza a caro prezzo: Antonio dovrà restare a Milano durante le imminenti feste di Natale. Potrebbe sembrare una buona notizia, ma non per una famiglia del Sud: sua madre Antonietta, ricevuta la telefonata sul baldacchino che la porta in processione per le vie del paese nelle vesti di Santa Lucia, grida disperata, tra la folla scoppia il caos e mezzo paese finisce in ospedale. Al capezzale della moglie, Rocco Capaccio si gioca tutte le promesse che un uomo non farebbe mai, purché lei si risvegli. Arriva a giurare di portarla fino a Milano per trascorrere il Natale insieme al figlio. E allora, miracolosamente, la donna apre gli occhi. Inizia così, a bordo di uno scassatissimo furgone Volkswagen anni Settanta, il viaggio verso Nord della famiglia Capaccio: genitori, nonni, fratello, zia, cugini e pure amici al seguito. Qualcuno affronta quei mille chilometri di asfalto con un desiderio segreto nel cuore: chi vuole fuggire per sempre dal paese, chi sfondare nella musica, chi ritrovare un amore perduto. Ci saranno sorprese e avventure, imprevisti e rivelazioni, tra epiche sfide di nonne ai fornelli, gemellaggi etilici Sud-Nord, nuovi amori e vecchi rancori. La famiglia rischierà di scoppiare, la destinazione sembrerà irraggiungibile. Ma al grido «Nulla separa una famiglia a Natale», i Capaccio saranno pronti a sfoderare un intero arsenale di astuzie e tradizioni pur di compiere quella missione impossibile. Tuttinsieme: perché una famiglia è una famiglia solo quando non si divide. Con "Quest'anno non scendo", gli autori e fondatori di Casa Surace - Simone Petrella, Daniele Pugliese e Alessio Strazzullo - firmano il loro primo romanzo.


RECENSIONE
"Tutte le famiglie del Sud sono simili. Ma ogni famiglia del
Sud che litiga, litiga a modo suo."


Prendete tutto il necessario per qualche ora e mettetevi comodi perché non vi staccherete dalle pagine, presi dall'improbabile e incredibile avventura di questa maxi famiglia, che cerca di rispettare,anche se in un modo nuovo la sua tradizione. Questo libro è trash nel senso buono, uuna tipica commedia all'italiana un po' sopra le righe che ci racconta una di quelle storie che prende tutti i clichè e i pregiudizi tra Sud e Nord, specialmente quelli che fanno riferimento a uno dei periodi  più caratteristici, Il Natale: li sottolinea in modo ancora più divertente, spesso al limite del paradossale, cercando però allo stesso tempo di valorizzare le tradizioni, le radici e l'importanza delle diverse culture, che tutte insieme vanno a costituire un grande patrimonio dell'Italia.

"Poi successe. E come con tutte le cose accadute durante questo viaggio, 
siete autorizzati a crederci o non crederci, ma se ci avete seguito fino a qui, 
ci sono molte probabilità che ci crediate."


Questa diciamo che è un po' la frase che raccoglie tutta la vicenda. Da un lato il narratore onnisciente ci racconta del povero Antonio, ragazzo del Sud che dopo aver deciso di trasferirsi all'università a Milano, riesce finalmente a firmare un contratto a tempo indeterminato per un'azienda informatica. Ma il lavoro che gli viene richiesto è urgente e quasi impossibile da fare perché qualsiasi progresso fatto, i dati del computer sembrano resettarsi; così la prima richiesta del capo, che sembra avere particolarmente sott'occhio chi ha origini del sud italia, è proprio quella di lavorare notte e giorno e di dire addio alle sue feste. Ebbene sì, il fuorisede dovrà rinunciare a scendere dalla sua famiglia proprio a Natale, il giorno forse più importante e aspettato dell'anno.
Dall'altro lato ci vengono narrate tutte le assurde e comiche peripezie della grande e allargata famiglia del protagonista: dall'annuncio della terribile notizia del figlio (che porta la madre a cadere e svenire durante la processione in cui faceva Santa Lucia), al trasferimento di metà paese ferito in ospedale, fino a giungere all'inaspettata decisione di intraprendere un viaggio per fare una sorpresa al figlio a Milano e portargli un po' di calore (ma sopratutto cibo) per le feste.


"È il melting pot, il miscuglio di razze, l’ingarbugliamento di lingue. 
Ecco, San Vito era la New York del Sud Italia. Negli anni
d’oro, era diventata snodo centrale degli spostamenti in treno e in nave, 
e aveva raccolto qualsiasi tipo di essere umano: leccesi,
calabresi, siciliani, napoletani e molfettesi. Praticamente tutto il mondo del Sud."

Rocco, il padre di famiglia, che scherzando aveva proposto il viaggio alla moglie in coma, è rimasto fregato e ora deve trovare una soluzione praticabile. Ai due genitori si aggiungono i nonni,il figlio e il suo amico venuto dal Nord e ora costretto a un viaggio di ritorno immediato,la zia invadente,la nipote Rosa che vuole scappare dal clima chiuso del piccolo paese, l'altro nipote e l'amico manager, che volevano tentare la fortuna per sfondare nel mondo discografico. Così la maxi famiglia si prepara, raccoglie tutti i pacchi da portare ai parenti al Nord del resto del paese, e dopo aver aggiustato il vecchio e arrugginito 9 posti parte in questo alternativo viaggio on the road, seguito dalla macchina del nipote. Partiamo così alla scoperta dell'Italia, percorrendo piccoli paesi, facendo tappe del tutto inaspettate e prendendo parte a eventi unici (vi dico solo che entrano nello studio del Papa).

"Madre Antonietta di San Vito. Protettrice dei fuorisede, portatrice
dei pacchi da giù."


Questo libro è una di quelle commedie che vi faranno morire dalle risate, perfino il modo in cui è raccontato è molto cinematografico e mi fa pensare ai cinepanettoni che tutti vediamo sotto le feste, con le sue scene assurde, i battibecchi e in cui ogni esuberante personaggio diventa parte essenziale per lo scopo. Nonostante non abbia una grande famiglia con parenti del vero sud e le loro forti tradizioni, mi sono potuta immergere a pieno nella storia e nel suo messaggio, e per questo  lo consiglio a tutti. E poi Nonna Rosetta vi farà morire e desidererete anche voi poter mangiare con lei.

"Penso che ogni famiglia è strana. E che forse la tua famiglia del Sud è un po’ più strana. Ma che funzioni o no, che sia una cosa del passato o meno, a me il malocchio è sembrato“vero”.
 E tutto con voi mi sembra vero, reale, importante, antico.
 Non dico che dovresti esserne fiera, non sempre, non di tutto, ma almeno,
anche se te ne vuoi andare da San Vito, 
non ti dimenticare da dove vieni e chi ti ha reso quella che sei."


Vi raccomando di andare a vedere anche le altre tappe di questo Review Tour, che vi lascio di seguito.


VOTO
⭐️⭐️⭐️⭐️

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