domenica 18 marzo 2018

RECENSIONE " U4 KORIDWEN" DI YVES GREVET

Buongiorno readers, scusate la mia assenza sul blog ma sto ancora cercando di organizzarmi e spero di riuscire ad essere più attiva da questo mese.
Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture U4 Koridwen che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Garzanti e che ringrazio per aver portato in Italia questa particolare saga dispotica.
Si tratta di una serie composta da 5 libri autoconclusivi scritti da autori diversi e con diversi protagonisti dello stesso mondo. In particolare Korigìdwen è il quarto volume pubblicato in Francia ma proprio per questa caratteristica è stato pubblicato come primo in Italia senza creare problemi alla storia.

Data di pubblicazione: 1 marzo 2018
Titolo: U4. Koridwen
Autore: Yves Grevet 
Editore: Garzanti
Pagine: 400
TRAMA

Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo.
Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.



LA SERIE 
- U4: Jules 
- U4 : Koridwen 
- U4 : Yannis 
- U4 : Stéphane
- U4 : Contagion

RECENSIONE


1 novembre
Sono dieci giorni che il filovirus meningeo U4 – U da
«Utrecht», la città dei Paesi Bassi in cui ha fatto la sua comparsa,
e 4 per «quarta generazione» – miete le sue vittime.
Di una virulenza fulminante, uccide quasi senza eccezioni,
in quaranta ore, tutti quelli che infetta: stati febbrili, emicranie,
astenia, paralisi seguiti da violente emorragie, sempre
mortali.
Il virus si è propagato in tutta Europa: Berlino, Lione, Milano...
Quartieri, città, intere aree urbane sono stati messi in
quarantena nel tentativo di contenere l’epidemia.
Invano.
Più del novanta per cento della popolazione mondiale è
stato decimato. Gli unici sopravvissuti sono adolescenti. Le
scorte alimentari e l’acqua potabile cominciano a scarseggiare.
La rete elettrica e le vie di comunicazione sono al
collasso.
Sono queste le prime righe del romanzo che catturano da subito il lettore.
La storia inizia in un piccolo villaggio della campagna francese dove ormai la popolazione risulta quasi del tutto sterminata,fatta eccezione per Koridwen e qualche suo coetaneo. Inizialmente la protagonista cerca di mantenere una parvenza di normalità continuando quello che era il lavoro del padre con gli animali, in attesa della fine. Le avventure iniziano quando la protagonista ripensando agli ultimi giorni in cui la madre era in vita,si ricorda che le aveva parlato di una lettera indirizzata alla nostra protagonista che le era stata lasciata dalla sua amata e alquanto bizzarra nonna. Leggendola sembra quasi che la nonna ( considerata dalla popolazione quasi una strega a causa delle sue capacità curative e della sua credenza nel folklore celtico) avesse predetto la catastrofe. La nonna le svela quindi di essere stata predestinata dalle divinità a una grande missione,dovrà salvare il mondo,e le informazioni sembrano coincidere con quelle date nel suo ultimo messaggio dal gamemaster di WOT, un famosissimo gioco di cui la protagonista era diventata Esperta. Ed è così che la fanciulla dai capelli rossi, anche se ancora scettica riguardo all'elemento mistico-magico,decide di partire per Parigi insieme alla valigia con le "ricette mediche", le erbe e la collana Triskel che le sono state affidate.
Sarà proprio una forza misteriosa a guidarla e a mandarle segnali attraverso i sogni e degli eventi che richiamano LA FILASTROCCA BRETONE AR RANNOÙ (Le serie o Il druido e il fanciullo), chiave di lettura dell'intero romanzo.


Ho fatto bene a seguire il mio istinto e a venire a Parigi per
questo appuntamento. Le potenze magiche che mi guidano e che
hanno concepito il progetto di mandarmi nel passato non
potevano prevedere che io venissi a conoscenza di questa
informazione.









Il libro presenta molti degli elementi caratteristici di una saga dispotica, in particolar modo una grande protagonista dal carattere forte, indipendente e coraggiosa, che riesce a prendere risolutamente decisioni importanti e difficili in una serie di eventi dove qualsiasi scelta determina la vita o la morte di qualcuno e in particolar modo Koridwen ha in mano il destino del mondo a causa della sua missione dal carattere magico e soprannaturale. Tuttavia, in questo contesto apocalittico dove molti hanno perso l'umanità, la protagonista fin dall'inizio mostra anche i suoi sentimenti di affetto, amicizia, compassione e speranza: a partire dalla scelta di seppellire gli abitanti del suo piccolo villaggio, a quella di portare con sé a Parigi il suo amato cugino che nonostante soffrà di autismo non abbandonerà mai, a quella di aiutare il più possibile le persone in difficoltà che incontra.
Nonostante la giovane età, questo personaggio presenta moltissime abilità che le permetteranno di salvarsi da tantissime situazione. Durante il viaggio verso Parigi e la sua permanenza in una cittadina vicina in attesa del giorno stabilito per il grande evento, la ragazza incontrerà molte personaggi tra cui gli altri protagonisti della saga: salverà molte vite e si farà grandi amici ma allo stesso tempo troverà degli oppositori e sarà la causa di morte per alcuni. 
A prevalere è il sentimento di sopravvivenza  in una situazione difficile e paradossale ma vista l'età della popolazione non manca il sentimento di amicizia e anche quello amoroso che, tuttavia, a causa della brutalità del contesto manca totalmente di romanticismo,diventando più che altro come una necessità.
La storia è ricca di avventura e colpi di scena e si caratterizza per uno stile di scrittura unico che tuttavia non so se mi ha convinto pienamente. Infatti, è scritto sotto forma di quasi un diario giornaliero che va da novembre al  24 dicembre con frasi molto brevi e "secche", una sorta di resoconto più che altro delle azioni e dei pensieri in modo un po' affrettato; soprattutto per quanto riguarda la vicenda del virus che fa da background viene detto poco e niente giusto verso la fine, anche se secondo me ciò è dovuto al fatto che quella parte forse sarà approfondita nel romanzo di Stephane che era figlia di un virologo.
Il finale è in parte inaspettato e da una nuova prospettiva all'intera vicenda, lasciando aperte ancora tante domande, motivo per cui spero di poter leggere presto gli altri volumi.

VOTO 
⭐️⭐️⭐️⭐️

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